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Strambino
09 Ottobre 2024 - 18:44
Giornata delle vittime dell'immigrazione
Strambino ha ospitato una significativa tavola rotonda organizzata dal Cissac di Caluso, in collaborazione con la Commissione Alunni Stranieri dell'Istituto Comprensivo di Strambino. L'evento, tenutosi in occasione della Giornata della Memoria e dell'Accoglienza, ha affrontato temi cruciali legati a educazione, convivenza e genitorialità, coinvolgendo attivamente circa sessanta persone tra cittadini, famiglie e docenti.
La Giornata della Memoria e dell'Accoglienza, istituita nel 2016, si pone l’obiettivo di commemorare le vittime dell'immigrazione e promuovere riflessioni sulle tematiche dell'accoglienza e dell'inclusione sociale. In questa cornice, la tavola rotonda di Strambino ha rappresentato un'occasione di confronto e crescita, non solo per le famiglie, ma anche per il mondo scolastico e la comunità più ampia.
Tra i relatori, Reginaldo Palermo dell'Associazione Gessetti Colorati ha aperto l'incontro ricordando come, già nel 1990, una circolare del Ministero dell'Istruzione sottolineasse l'importanza di andare oltre il semplice concetto di accoglienza, puntando su pratiche di vera convivenza. La sua riflessione ha introdotto il tema centrale del dibattito: coesistenza o convivenza?
L’antropologo Francesco Remotti, dell’Università di Torino, ha approfondito questa distinzione. Secondo Remotti, mentre la coesistenza implica il vivere accanto agli altri con una certa distanza, la convivenza si basa su un coinvolgimento reciproco che rende possibile una relazione autentica tra le persone. “Il rispetto e la tolleranza sono fondamentali nella coesistenza, ma la convivenza richiede di più: un'apertura all'altro e una condivisione attiva delle esperienze di vita”, ha spiegato l'antropologo.
Il tema della genitorialità è stato affrontato da Cristina Zavaroni e Stefania Barzon della Fondazione Mamre, che hanno posto l’accento sulla mancanza di spazi comuni per i giovani e sulle difficoltà economiche che molte famiglie, non solo migranti, incontrano nel rispondere alle esigenze della scuola. “Le famiglie sono sempre più isolate”, ha affermato Zavaroni, mentre Barzon ha evidenziato le sfide che i genitori affrontano oggi, soprattutto di fronte al crescente utilizzo di internet da parte dei giovani, creando un gap generazionale che spesso sfugge al controllo degli adulti.
Nel corso dell'evento è intervenuto anche Matteo Carlomagno, operatore sociale della cooperativa Liberitutti, che ha invitato a riflettere sulla natura dell’accoglienza che stiamo offrendo come società. “Dobbiamo superare la visione individualista dei servizi e tornare a concentrarci sulla dimensione sociale”, ha sottolineato Carlomagno, ricordando l'importanza di riconoscere l'altro come parte integrante della comunità.
L’incontro, organizzato nell’ambito del progetto Snodi di Prossimità del Cissac di Caluso, ha evidenziato come la questione dell’inclusione e della convivenza sia una sfida collettiva, che richiede l’impegno di tutte le componenti sociali, dalla scuola alle famiglie, dai servizi sociali ai cittadini.
L'ottima partecipazione ha dimostrato che la comunità è attenta e desiderosa di costruire un futuro basato sulla condivisione e sulla convivenza, valori centrali in un mondo sempre più interconnesso ma, spesso, frammentato.
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