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Disservizi dei trasporti pubblici a Settimo: parlano gli autisti

A Settimo Torinese si moltiplicano le lamentele sui disservizi delle linee di autobus 49, SE1 e SE2.

Corse che saltano e ritardi significativi sono solo alcune delle problematiche segnalate dai cittadini.

Per fare luce sulla situazione ci siamo recati al capolinea di Via Lombardia, dove abbiamo raccolto le testimonianze dirette degli autisti.

Abbiamo parlato con quattro di loro: tre in servizio sulla linea 49 e uno sulla linea SE2. Tutti hanno confermato che il problema principale è la carenza di personale.


“Non ci sono abbastanza conducenti per coprire tutte le corse programmate,” affermano con preoccupazione.

Questa situazione porta inevitabilmente a corse saltate e ritardi, che si intensificano nelle ore di punta, causando disagi significativi ai pendolari.

Gli autisti chiariscono di non avere alcuna colpa per i ritardi e di essere i primi a subirne le conseguenze.

“Spesso veniamo insultati dai passeggeri frustrati,” racconta uno di loro con amarezza.

La tensione è palpabile: “La verità è che il traffico è uno dei problemi principali,” continua.

Un esempio emblematico è la rotonda di Piazza Baldissera a Torino, un vero e proprio punto critico dove gli ingorghi sono all'ordine del giorno e possono ritardare notevolmente le corse.

Questo nodo viario, particolarmente problematico nelle ore di punta, rappresenta una vera sfida per chi è al volante.

Insomma,  traffico e carenza di personale sembrano essere le cause principali dei disservizi.

E gli autisti? Sono esasperati dalla situazione e si sentono con le mani legate perchè non possono fare altro che affrontare le difficoltà quotidiane.

“Noi siamo in prima linea e ci prendiamo tutte le critiche,” aggiunge un altro autista, visibilmente frustrato.

“Ma spesso non si capisce che facciamo il possibile per mantenere il servizio regolare. Le lamentele dei cittadini sono comprensibili, soprattutto quando si tratta di dover aspettare a lungo per un autobus sotto il sole cocente, o peggio, non vederlo arrivare affatto.”

Questi uomini chiedono comprensione e rispetto nei loro confronti.

“Siamo qui per fare il nostro lavoro e dare il meglio delle nostre possibilità,” conclude uno di loro, lanciando un appello accorato ai passeggeri, alla politica e all’azienda.

Chissà se lo ascolteranno...

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