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Settimo bella da vivere o città groviera?

La città dei sogni o un'illusione tra buche e disagi?

Settimo Torinese, una città bella da vivere? Sì, se ci si diverte a fare gli slalom tra marciapiedi dissestati e buche. Nei prossimi mesi le fotograferemo tutte e sono tante, a centinaia, molte più di quante non ve ne siano in città più o meno delle stesse dimensioni, o a Chivasso, o a Ciriè, o a Volpiano.

Oltre alle buche c’è di più. In via Defendente Ferrari per esempio, all'angolo con via Cuneo, il marciapiede è stretto e, oltre all’erba, ad ostruire il passaggio ci sono pure una serie di lampioni posizionati proprio nel bel mezzo. A quale artista si debba tutto questo non è noto, di sicuro è al suo indirizzo che in tanti inviano imprecazioni e bestemmie e tra i tanti tutti coloro che sono costretti su una sedia a rotelle e le mamme con i passeggini. "Quel marciapiede - racconta Concetta - è strettissimo e malmesso; il passeggino passa a malapena, la distanza dal lampione è davvero minima…”.

Poco più avanti, in via Raffaello Sanzio all'angolo con via Regio Parco, ancora buche e marciapiedi malmessi.

Settimo Torinese bella da vivere? Boh! Diciamo che lo slogan inventato dalla sindaca Elena Piastra, con cui ha vinto al primo turno portandosi a casa il 75% degli elettori sembra più appropriato per raccontare un desiderio, la città dei sogni, qualcosa di intangibile, che non esiste. Più realisticamente Settimo sembra una groviera (il famoso formaggio con i buchi), una città che sulle manutenzione fa acqua da tutte le parti, una città da terzo mondo, insomma.

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