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Cronaca

Ivrea non molla: 121° presidio per la Pace

Dal G7 a Gaza: discussioni globali al presidio per la Giustizia e la Pace

Sabato 15 giugno, davanti al municipio di Ivrea, si è tenuto il 121° Presidio per la Pace, un appuntamento settimanale che continua a richiamare numerosi partecipanti e sostenitori della causa pacifista. La mattinata è stata caratterizzata da numerosi interventi e collegamenti che hanno approfondito temi di attualità legati alla cultura della pace e alle ingiustizie globali.

Pierangelo Monti ha aperto il presidio richiamando l'attenzione su vari argomenti legati alla pace, in contrapposizione alle guerre e alle ingiustizie che affliggono il mondo.

Particolarmente significativo è stato il collegamento con Monica e Livio Obert di Rivarolo, che hanno partecipato a un pellegrinaggio di pace e solidarietà a Gerusalemme. Questo pellegrinaggio ecumenico ha visto la partecipazione di 160 persone, tra cui cattolici e valdesi provenienti da diverse parti d’Italia, accompagnati dal Cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente dei vescovi italiani.

Il Card. Zuppi ha inviato un messaggio registrato ai partecipanti del presidio, esprimendo vicinanza e complimentandosi per la loro perseveranza. Ha sottolineato l'importanza di "disarmare i cuori" e scegliere la via della pace attraverso la nonviolenza e la condivisione delle sofferenze altrui.

Monti ha ringraziato a nome di tutti il Cardinale e Livio per il loro messaggio, evidenziando l’importanza di essere in sintonia con iniziative di pace in territori colpiti da violenza e divisioni. Ha sottolineato la necessità di continuare a sperare e sognare una Gerusalemme come centro di pace mondiale.

Livio Obert ha inoltre raccontato dell'incontro con i volontari dell’Operazione Colomba, che operano in Cisgiordania per proteggere i palestinesi dagli attacchi dei coloni e dei soldati israeliani. La situazione, ha spiegato, è peggiorata dal 7 ottobre, con un aumento delle violenze e delle tensioni politiche.

Monti ha descritto la situazione critica a Gaza, dove la speranza di un accordo tra Israele e Hamas sembra lontana. Nonostante la risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che prevede il ritiro delle forze israeliane e l’ingresso di aiuti umanitari, il governo di Tel Aviv mantiene una linea dura. Le operazioni militari continuano a causare distruzione e vittime civili.

Si è parlato del Consiglio comunale di Ivrea, che il 18 giugno discuterà una mozione per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dello Stato di Palestina. Monti ha invitato i partecipanti al presidio a sostenere questa mozione, che riflette l’impegno costante per la pace e la soluzione nonviolenta dei conflitti.

Durante il presidio si è discusso anche del contro-forum G7 tenutosi a Fasano, Brindisi, organizzato da varie associazioni per proporre alternative pacifiche e sostenibili alle politiche del G7. Tra i leader presenti, il presidente brasiliano Lula Da Silva ha evidenziato la necessità di combattere la fame nel mondo attraverso la tassazione dei super ricchi.

Monti ha poi letto una parte di un’intervista a Don Roman Ostrovskyy, che ha descritto la disperazione e la sofferenza della popolazione ucraina, evidenziando la perdita di speranza e l’impatto devastante della guerra sulle famiglie.

Infine, sempre Monti ha commentato le recenti elezioni europee, sottolineando la crescita delle destre e la necessità di continuare a promuovere la cultura della pace e del disarmo.

Al presidio sono intervenuti Nino Maruelli, Rosanna Barzan e Luca Oliveri, per condividere riflessioni e letture sull’importanza dell’amore, del boicottaggio e della resistenza alle provocazioni politiche.

L’evento si è concluso con la proposta di Silvio Conte di coinvolgere i giovani del Concerto per la Pace del 3 giugno nel presidio del 6 luglio, trasformandolo in un presidio musicale.

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