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Torino

I manifestanti bruciano le immagini dei potenti della terra, il corteo contro il G7 si chiude, nessun danno

Decine di ambientalisti hanno occupato la tangenziale per 20 minuti creando qualche chilometro di coda

A Venaria decine di ambientalisti hanno occupato la tangenziale, il blocco è durato circa 20 minuti creando qualche chilometro di coda. È stato questo il momento di maggior disagio causato dai manifestanti che sono scesi in piazza domenica pomeriggio in occasione del G7 sull'ambiente (che si sta svolgendo alla Reggia di Venaria e andrà avanti fino a martedì 30).

Il corteo partito dal parco Galileo Galilei a Venaria, vicino alla scuola Don Milani, in occasione del G7, ha visto la partecipazione di vari gruppi ambientalisti, inclusi i noti No Tav e i militanti di Askatasuna. Tra i manifestanti figurano anche i membri di Ultima Generazione e quelli di Extinction Rebellion. Quest'ultimo gruppo è salito alla ribalta ieri, quando 60 dei suoi attivisti sono stati denunciati per aver occupato il grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino, accusati di violenza privata.

Gli organizzatori del corteo hanno dichiarato che l'azione di oggi è un segnale forte contro l'inazione politica riguardo ai cambiamenti climatici e la distruzione ambientale.

"Non possiamo più permetterci di ignorare l'impatto delle grandi infrastrutture sul nostro territorio e sul clima", ha dichiarato uno dei portavoce di No Tav.

La protesta ha creato notevoli disagi al traffico, e lunghi tratti di coda si stanno formando in tangenziale. La polizia si è mobiliata per gestire la situazione e minimizzare l'impatto.

Il messaggio portato avanti dalla protesta è chiaro: un appello urgente all'azione per il clima e la preservazione degli ecosistemi locali.

Con il G7 in corso, gli occhi del mondo sono puntati sull'Italia, e i manifestanti sperano che la loro voce possa influenzare le discussioni e le decisioni a livello globale.

I manifestanti, circa un migliaio, che protestano contro il G7 Clima Energia e Ambiente, ospitato a Venaria Reale sono infine arrivati in piazza Vittorio. Alcuni cartelloni con le effigi di Giorgia Meloni, del primo Ministro del Regno Unito Rishi Sunak, del presidente Usa Joe Biden e di altri capi di governo. Cartelloni che sono stati prima affissi sulle grate mobili delle forze dell'ordine che bloccano via Mensa e poi dati alle fiamme. L'obiettivo del corteo, che quando è partito da piazza Galileo Galilei era composto da cinquecento persone, era quello raggiungere lo sbarramento di polizia a ridosso della Reggia. Così è stato. Dopo aver bloccato la tangenziale per circa una ventina di minuti, creando qualche chilometro di coda in direzione Torino, i manifestanti erano ripartiti in direzione del luogo dove verrà ospitato il G7. "Chi blocca il nostro futuro si troverà centinaia di blocchi come questo di persone non disposte a far decidere sulla propria testa'', hanno ripetuto al microfono gli attivisti.

La manifestazione si è poi conclusa: nessun danno

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