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Chivasso

"Siamo tutti per Gianna!": una Festa dell'Unità per sostenere Pentenero alle Regionali. E per dimenticare "Echidna" (VIDEO)

In piazza Carlo Noè è in corso, dopo quarant'anni, la festa del centrosinistra

Il capogruppo del Pd Stefano Mazzer a spillare le birre insieme al presidente del Consiglio comunale Alfonso Perfetto.

L’assessore al bilancio Chiara Casalino alla cassa con la consigliera Cristina Peroglio.

Scene così, a Chivasso, con attori diversi ovviamente non si vedevano da quarant’anni.

Tanto è passato dall’ultima Festa dell’Unità, prima che il Partito Democratico del segretario Massimo Corcione riaccendesse il fuoco dei compagni chivassese e li riportasse in piazza per discutere di politica in mezzo alla gente, di fronte ad una birra o un bicchiere di vino, con la musica in sottofondo.

Chivasso in questo fine settimana celebra la Festa dell’Unità. Ed è l’occasione per dare un piccolo boost alla candidatura alla Presidenza della Regione Piemonte di Gianna Pentenero, che qui ha tanti amici. 

Amministratori alla Festa dell'Unità

E’ una mission impossibile ma Gianna è una bella persona: è ben conosciuta, è ben radicata, questo ci fa sperare di avere un buon risultato. Qui facciamo tutti il tifo per lei, allineati e coperti”.

L'endorsement del sindaco del Pd Claudio Castello sintetizza in poche parole il pensiero dei militanti scesi in piazza Carlo Noè.

Tutti per Gianna. Ma non solo. Nel primo giorno di festa sono arrivati anche Alberto Avetta, consigliere regionale uscente e candidato sempre del Pd, e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, candidato alle Europee di giugno. Oltre, ovviamente, a Pentenero. 

Una festa dell’Unità, una festa per Gianna, che qui è di casa non foss’altro perché vive ad un quarto d’ora d’auto sulla collina di Casalborgone.

Mi piace fare un paragone con un grande personaggio sportivo, il campione olimpico Fosbury: tutti dicevano che non ce l’avrebbe fatta a compiere quel salto, e invece lui c’è riuscito. Ecco, io a Gianna auguro di saltare come Fosbury”. L’augurio è del segretario Corcione. Ma è condiviso anche dal vice sindaco Pasquale Centin.

Alle casse

La mission impossibile è quella di riuscire a sconfiggere l'uscente, e favoritissimo, Alberto Cirio, candidato del centrodestra.

C’è tanto entusiasmo. Gianna è la candidatura perfetta perché coniuga competenza e un lungo percorso amministrativo. Oggi si candida legittimamente. E’ sicuramente ormai una figura completa: ha tutti gli skill per essere un’ottimo candidato”, aggiunge, mentre sorseggia una birra, Centin.

Ma sulla festa dell’Unità, oggi, aleggia l’ombra dell’operazione Echidna che scuote la politica regionale.

L’inchiesta della DDA di Torino ha fatto emergere un nuovo locale di ‘ndrangheta nel torinese, a Brandizzo, pochi chilometri da Chivasso, e i rapporti tra gli affiliati e Salvatore “Sasà” Gallo, indagato per pacchetti di voti in cambio di favori, padre di Raffaele, che si è subito ritirato da capolista del Pd alle prossime Regionali.

C’è la volontà di mostrare che, nonostante ciò che accade nel Partito Democratico anche in Piemonte, il popolo del centrosinistra c’è ed ha voglia di fare - spiega il segretario Dem Corcione -. Il Pd è una comunità viva, che va oltre ciò che può accadere, tche ira su la testa, si rimbocca le maniche e riparte. Ripartiamo da qua, da questa piazza”.

Dopo Minotauro, Colpo di Coda, Platinum Dia ora Echidna: dal 2011 ad oggi il comune denominatore sono i tentativi di infiltrazione nella politica e i contatti con alcuni esponenti del Partito Democratico. 

Corcione e gli ospiti di venerdì 19 aprile

Il Pd chivassese gode di un’ottima salute - aggiunge Corcione -. Non ci sono vicende in questa ultima operazione che hanno toccato la politica chivassese come invece è stato per  il Pd torinese. Quello che mi preme dire è che il Pd è una comunità, una comunità fatta di persone: le persone a volte sbagliano, ma non per questo una comunità si dissolve. Una comunità fa gruppo, si reinventa se necessario, ma resiste e si compatta. Perché c’è di più: c’è un’idea di fondo di comunità. In ogni associazione abbiamo le persone che sono positive ed altre meno: l’importante è riuscire a riconoscerle e avere gli anticorpi per ripartire e proteggersi.  Gli anticorpi si creano man mano: è naturale sbagliare, ma bisogna porre rimedio agli errori che si sono fatti. Non c’è una persona che non sbaglia nella vita…”.

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