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24 Febbraio 2024 - 18:18
Wali è un ragazzo di poche parole. Si avvicina alla piccola troupe de La Voce e saluta tutti timidamente. Si schiarisce un po' la voce e poco dopo si ritrova di fronte alla telecamera con noi accanto ad aspettare che ci racconti la sua storia. Le sue risposte sono secche e precise. Inizialmente Wali è serio e pure un po' imbarazzato.
Poi si scioglie: inizia a sorridere e si lancia anche nei pronostici sul suo futuro, che è l'unica dimensione temporale a cui puoi pensare quando hai diciott'anni. Già, perché Wali è appena maggiorenne. Non lo era ancora nel 2020, quando decise di lasciare il Pakistan per cercare fortuna.
"Ho girato tanto dal 2020, quando ho lasciato il Pakistan" ci racconta. Da quando ha guadagnato l'indipendenza dall'India nel 1947, questo grande Paese asiatico è diventato la patria di tante popolazioni eterogenee ma accomunate dalla fede islamica.
Negli ultimi anni, però, questo grande paese di 240 milioni di abitanti è stato scosso a più riprese dai conflitti territoriali, dal terrorismo fondamentalista, da una grave crisi economica e da una ancora più grave contrazione della democrazia e dello stato di diritto: basti pensare che a vincere le elezioni politiche tenutesi pochi giorni fa è stato il più grande partito di opposizione del paese, il cui leader è... in carcere.
Wali
Questa situazione spinge sempre più persone a emigrare in cerca di una vita migliore. "Il percorso per arrivare qui? Beh, è stato complesso" spiega Wali. Così come è complesso stare in Italia, lontano dalla famiglia: "In Pakistan ho lasciato i miei genitori e i miei fratelli: li sento spesso, mi mancano".
Ad oggi il ragazzo si trova al centro per migranti Teobaldo Fenoglio di Settimo Torinese, un centro di eccellenza dove duecento migranti vivono e si formano per inserirsi nel tessuto economico della Città: "Chi esce da qui diventa cittadino settimese" ha detto a La Voce la sindaca di Settimo Elena Piastra (PD).
"Il mio sogno per il futuro? Vorrei fare lo stilista". Wali ha le idee chiare. In Pakistan aveva iniziato a studiare diverse materie scientifiche, ma una volta arrivato in Italia ha deciso di intraprendere un'altra strada, quella della moda. Insomma, nel paese di Giorgio Armani Wali vorrebbe, un giorno, aprire un brand di moda. Cosa vorrebbe creare? "Tutto" ci dice sorridendo. L'ambizione non manca.
"Non ho ancora deciso il nome del brand di moda, poi vedrò" ci racconta. Gli chiediamo dove si vede tra vent'anni e lui non ha dubbi: "Mi vedo a fare questo mestiere, che ho scelto personalmente: sono sicuro che ce la farò". Per intanto, testa sui libri, per la gioia di mamma, papà e fratelli: "Mi hanno detto che sono contenti - dice -. Desideravano anche loro che ricominciassi a studiare".
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