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11 Giugno 2023 - 21:43
"Montanaro? In quarant'anni non l'ho mai vista in queste condizioni. Nessuna amministrazione ha mai consegnato il paese in queste condizioni al termine del proprio mandato".
E' impietoso il giudizio che l'ex assessore Antonio Coscino dà del lavoro svolto dalla giunta guidata dal sindaco Giovanni Ponchia.
"Dieci anni di nulla".
E per raccontarlo ci ha accompagnato in un tour tra erba alta, siepi incolte, incuria che, oltre a compromettere l'immagine del paese, possono rivelarsi un vero e proprio pericolo. Come nel caso del canale scolmatore.
"Mi ha fatto male sentire dire da Ponchia che si vergognava ad invitare i suoi amici di Torino perché Montanaro era un disastro. Ma adesso lo dico io: è vergognoso vedere il paese in questa situazione".
Antonio Coscino, fedelissimo della giunta guidata dall'ex sindaco Marco Frola e anima di un centro destra diventato sempre più civico in questi anni, non lesina critiche al sindaco uscente.
Si parte da piazza Massa.
"Qui l'erba è stata altissima fino a questi giorni. L'hanno tagliata oggi" ci racconta Coscino.
"Ma si può tenere il paese in queste condizioni? La piazza, poi, dove passano tutti! Evidentemente il sindaco si vergogno il sabato a passare in piazza e gira in via don Pierino Minetti, così non si fa vedere da nessuno".
Quando lei era assessore c'era tutta questa erbaccia?
"Assolutamente no! Marco Prono e la buonanima di Salvatore Cordaro, settimanalmente passavano a tagliarla. Davanti all'asilo nido, fino ad ieri non si poteva neppure parcheggiare. Ma è normale dover arrivare ad avere una situazione simile prima di intervenire?".
E poi ci sono i lavori fatti a metà.
"Sui marciapiedi hanno tagliato l'erba ma l'hanno lasciata tutta lì. E' vergognoso".
Una questione di decoro?
"Di sicurezza, ma anche di decoro. L'ingresso di Montanaro, arrivando da Chivasso, è tutto una sterpaglia. Le sponde che corrono lungo il cavalcavia non vengono curate. Ci sono rovi ovunque. E quello dovrebbe essere il biglietto da visita del paese per chi arriva".
Prima com'era la situazione?
"Io in sessantaquattro anni che abito a Montanaro, non ho mai visto il paese disastrato così. Mai! Pieno di buche. Pieno di erbacce. Tutti si lamentano, ma la situazione resta questa".
Ma il sindaco lo sa?
"Il sindaco deve saperlo. Ma sicuramente è un problema avere un primo cittadino che non vive il paese. Lui parte il mattino, va a Torino e torna la sera col suo zainetto a spalle. Per la gente è impossibile incontrarlo in giro, fermarlo, fare due chiacchiere con lui. Tutto solo su appuntamento, in Municipio, negli orari prestabiliti. Ma non è così che si fa il sindaco di un paese come questo. Il contatto con la gente è indispensabile".
Una questione di sicurezza quando il degrado riguarda opere come il canale scolmatore. Ed è lì che Coscino ci porta per vedere i rischi che la città rischia di correre.
"Questo è il terzo lotto di un'opera incompiuta - spiega -. Il quarto lotto non è mai stato realizzato benché già finanziato dalla Regione. L'amministrazione ha rinunciato a 700mila euro per realizzare "Bacino Azzurro" un'opera irrealizzabile. Uno spreco e un rischio perché solo il quarto lotto avrebbe messo l'intero abitato montanarese al riparo da un'altra devastante alluvione. Sono passati dieci anni e Ponchia non è riuscito a risolvere il problema della messa in sicurezza del paese. Siamo di ancora al punto che se arrivasse un'alluvione, Montanaro finirebbe sott'acqua".
E il terzo lotto in che condizioni si trova?
"Pessime. Non si fa neppure manutenzione. Ringrazio personalmente il gruppo di volontari che se ne prende cura. Ma non possiamo affidarci solo ai volontari. Fanno di più di quel che dovrebbero fare, ma poveretti, non sono attrezzati".
Il comune li aiuta questi volontari?
"Non lo so, non sono mai voluto entrare in questa questione. Non è compito mio. Intervengo da semplice cittadino per segnalare le condizioni in cui l'amministrazione Ponchia sta lasciando il paese dopo dieci anni. Non con l'amministrazione Frola abbiamo lasciato un paese pulitissimo".
La sfida per il 2024, quando si tornerà a votare, è quindi sul degrado?
"No, su tutto. Arriviamo da dieci anni di totale immobilismo. io, da assessore di cose ne ho fatte. Ho spostato il mercato, riportandolo in piazza e quando l'ho lasciato c'era il doppio dei banchi che ci sono adesso. Ho fatto fare la piazzetta della Chiesa costata 100mila euro. Ho fatto spostare l'anagrafe dal terzo piano di Palazzo Bricha al pian terreno. Abbiamo anche fronteggiato il disastro fatto da una tromba d'aria. Quest'amministrazione, invece, deve ringraziare che non ci sono state catastrofi in questi anni, alluvioni e nessuna bomba d'acqua".
Da cittadino, Coscino, cosa serve a Montanaro in questo momento?
"Innanzitutto qualcuno che sappia amministrare il paese, e poi occorre una progettualità che in questi dieci anni non c'è stata. Bisogna lavorare, partecipare a bandi e progetti, bussare alle porte di Regione e Città Metropolitana. Se nessuno si muove e progetti non se ne presentano. E' tutto fermo".
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