Conobbi Tamara baroni in Brasile, dove da tempo dimora, e rileggendo la sua storia e soprattutto avendola conosciuta di persona mi sono fatto un’idea diversa di quel che i giornali scrivevevano allora. La incontrai durante una piacevole passeggiata in una splendida spiaggia, con il marito, intorno al 1993, e non mi parlò mai della sua carriera, mi diede però, prima di tornare a casa un libro di poesie che aveva scritto nel 1982. Lo lessi più volte e mi accorsi che la su sensibilità superava i suoi presunti scandali di una RAI allora serrrata addirittura ai Caroselli e alle Soubrette. Un libro di poesie, contenente i suoi pensieri, intercalati da piacevoli disegni a carboncino. Si chiamava “Sotto Identiche Cose”. Ne fui felice e ve ne riporto qualche brano affinchè anche voi potrete dare la vostra opinione, ma prima sintetizziamo la sua storia. Lavorò inizialmente come modella e indossatrice. Divenne Miss Parma; nel 1967 partecipò a Miss Italia ma ne venne esclusa in quanto sposata e madre; le venne assegnata soltanto la fascia di Miss Eleganza. Nello stesso anno partecipò a Miss Mondo collocandosi nelle Top 15. Nel 1968 fu accusata di tentato omicidio ai danni della moglie dell’industriale Pierluigi Bormioli, suo amante, accusa da cui venne scagionata. Lavorò in teatro, ma soprattutto come attrice di cinema.
Tamara Baroni, in realtà, è nata e ha studiato presso un istituto privato, è stata indossatrice, fotomodella, Ragazza Chlorodont per “Carosello”, cantante attrice, subrette. Su vari giornali sono apparsi resoconti dei suoi viaggi in Brasile, Egitto, Messico, Cuba, Marocco, costa d’Avorio e Haiti. Da tempo, mi raccontava, si occupava di “vodu”. “Sotto Identiche cose” è il suo primo libro di poesie, ed è stata una scelta degli ultimi anni. E’ vero che è incorsa in problemi giudiziari, ma come la conobbi io, aveva un’anima triste e rassegnata. Avrei voluto confortarla, ma lei si espresse solo attraverso le sue poesie. Ve ne riporto solo una: “Camminare in un giardino di 13 per 20 e camminare sulla tua tomba secca con, con le tue lacrime che ti sventola davanti sullo stenditoio, al sole freddo, malato d’aprile. Avanti e indietro, avanti e indietro, sempre allo stesso passo, uguale a quello della sentinella, che cadenza un ritmo all’alto degli spalti. Ritmo di morte, e di dolore, cupo come un tam tam dentro un bicchiere rotto”.
Sposatasi a 18 anni con Giuseppe Bertelli, divenne a 19 madre madre di Viviana; il matrimonio tempo dopo verrà annullato dalla Sacra Rota. Ebbe un secondo marito. Legatasi con Gianni Garbellini, nel 1987 si trasferì in Brasile, ed ebbe da lui i figli Ciro, Sara e Marco; il terzo marito è morto nel 2014. Iller Pataccini fu colui che introdusse nel mondo della musica Tamara baroni alla Ricordi e Lucio Battisti. Un talento sprecato, .come spesso capitava in Italia in quel periodo. Comunque vedo che non ha voglia di parlarne….e la lasciai tornare a casa tra l’oceano che conosceva sicuramente meglio di me. Vedendola andare via pensai che fosse una persona introversa e poco capita….