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Sono 14 le vittime della tragedia della funivia del Mottarone. Un solo sopravvissuto, un bimbo.

Prima un sibilo, poi un boato "pazzesco" e un altro botto, meno forte. In pochi secondi quella che doveva essere la domenica della ripartenza, i casi di Covid che diminuiscono e le misure che si allentano, si è trasformata in tragedia, che tutta l'Italia piange. La funivia del Mottarone, che dal versante piemontese del lago Maggiore sale fino ai 1.491 metri del monte che le dà il nome, è precipitata al suolo e in un attimo le speranze e i sorrisi delle quindici persone all'interno della cabina sono svanite. Tredici persone sono morte sul colpo, tra cui un bimbo di due anni, mentre un altro di nove è morto all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove è ricoverato in prognosi riservata l'unico superstite, un piccolo di 5 anni. "Pensavamo all'estate e alla zona bianca. Siamo distrutti", dice il governatore, Alberto Cirio, in lacrime. "Sono un papà, quando vedi mettere il corpo di una mamma in una bara insieme a quello del figlio...". Sull'incidente la procura di Verbania ha aperto una inchiesta e il ministero delle Infrastrutture ha istituito una commissione ispettiva. "L'area è stata posto sotto sequestro, tutto dovrà essere oggetto di verifica", spiega il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, che al momento ipotizza i reati di omicidio plurimo colposo e lesioni colpose. "Ai motivi pensiamo da domani, quello di adesso è il momento del dolore - dice la sindaca di Stresa, Marcella Severino - quello che doveva essere un giorno di ripresa si è trasformato in un bruttissimo momento per la nostra comunità e per tutta l'Italia". La prima cittadina ha raggiunto la cima del Mottarone all'ora di pranzo, subito dopo l'allarme. "E' stato devastante - osserva - vedere le persone sparse intorno alla cabina" accartocciata dopo un volo di una ventina di metri: la funivia si è schiantata al suolo e ha iniziato a rotolare verso valle, finendo la sua corsa contro alcuni alberi. L'incidente a pochi metri dell'arrivo, in corrispondenza dell'ultimo pilone. Secondo una prima ricostruzione ad avere ceduto è stato il cavo di traino. "Gli altri sono intatti, ma è presto per dire quello che è accaduto dal punto di vista tecnico - afferma il tenente colonnello Giorgio Santacroce, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania - Bisognerà capire perché non sono scattati i dispositivi di sicurezza, che dovrebbero tenere la cabina ancorata". La tragedia ha colpito quattro famiglie, due residenti in Lombardia, una in Emilia-Romagna e una in Calabria. Una famiglia, residente a Pavia, era di origine israeliana. Tra le vittime anche un 23enne nato in Iran ma residente a Damiante, in Calabria. Giovani e giovanissimi partiti questa mattina con le scarpe da ginnastica per un'escursione sul monte che si affaccia su due laghi, il Maggiore e d'Orta. Dopo la chiusura tra il 2014 e il 2016, quattro anni fa la funivia, di proprietà del Comune di Stresa, ma gestita da una società privata, era stata sottoposta a importanti interventi di riqualificazione. Da allora la manutenzione era stata sempre effettuata, come assicura l'avvocato milanese della società che gestisce l'impianto, Pasquale Pantano: "I controlli, le verifiche, erano tutte a posto. Poi quel che è accaduto è tutto da verificare", afferma il legale, lasciando il Mottarone dopo un sopralluogo con i soccorritori e le forze dell'ordine. "L'ultimo controllo magnetoscopico della fune è stato effettuato nel novembre del 2020 e gli esiti dello stesso non hanno fatto emergere alcuna criticità", dichiara Anton Seeber, presidente di Leitner, azienda di Vipiteno che si occupava della manutenzione dell'impianto. A confermarlo ora dovranno essere le indagini. "Dovremo incaricare dei tecnici per accertare le cause", precisa il procuratore di Verbania Olimpia Bossi che nelle prossime ore dovrà anche valutare la sussistenza dell'ipotesi di reato di attentato alla sicurezza dei trasporti. Il ministro dei Trasporti, Enrico Giovanni, domani mattina sarà a Stresa accompagnato dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, dal governatore del Piemonte Cirio e dal sindaco di Stresa Severino.

Due bimbi sopravvissuti a funivia, uno non ce l'ha fatta. Vani gli sforzi dei medici

E' rimasto un solo sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, un bambino di 5 anni, ricoverato all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, in prognosi riservata. Poco dopo di lui ne erano stato portato un altro, di 9 anni, che è spirato poche ore i disperati tentativi dei medici di salvargli la vita. Troppo gravi le lesioni riportate nell'impatto della cabina al suolo e poi contro gli alberi. "Abbiamo fatto tutti gli sforzi possibili, ma purtroppo è morto", hanno detto, commossi, Fabrizio Gennari, direttore di chirurgia pediatrica, e Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute. I due bambini erano arrivati nel primo pomeriggio all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, a bordo di due elicotteri del 118, decollati dalle basi di Borgosesia e Alessandria e atterrati nella pista dell'Oval del Lingotto di Torino. Da qui le ambulanze li hanno trasferiti al vicino Regina Margherita. Da subito la situazione è apparsa molto grave. Il più piccolo dei feriti è arrivato cosciente, ma con traumi al cranio, al torace, all'addome e con fratture alle gambe. È stato sottoposto ad un'operazione per stabilizzare le fratture agli arti, un intervento durato diverse ore. Il secondo bambino aveva un trauma cranico e toracico, che i medici hanno definito "molto preoccupante" e fratture agli arti. Le sue condizioni sono apparse subito le più critiche. E' stato intubato ed è stato rianimato al Pronto Soccorso dopo oltre sei minuti di massaggio cardiaco. Poi è stato sottoposto ad una Tac per accertare eventuali danni cerebrali. Ma non ce l'ha fatta, "Solo il bambino più piccolo ha parlato e in italiano. Era logicamente spaventato", dicono i sanitari. E' stato sottoposto a interventi per la riduzione delle fratture, in serata i medici hanno parlato di "condizioni stabili". Al momento non si è presentato nessun parente all'ospedale. Un altro particolare straziante della tragedia del lago Maggiore.

Morta con il marito: era il suo compleanno. Ultimo sms: "siamo in funivia"

Entrambi venivano da Bari e si erano trasferiti da qualche anno in provincia di Piacenza, a Castel San Giovanni, centro di oltre 13mila abitanti conosciuto soprattutto come polo della Logistica. Lei, Roberta Pistolato, 40 anni proprio oggi, si era laureata in Medicina e ha lavorato prima come guardia medica dell'Asl e negli ultimi mesi come medico vaccinatore, sempre alle dipendenze dell'azienda sanitaria di Piacenza. Lui, Angelo Vito Gasparro, 45 anni, faceva la guardia giurata. La coppia, morta nell'incidente della funivia sul Mottarone, in provincia di Verbania, era in gita sul Lago Maggiore per festeggiare il compleanno di lei. La famiglia in Puglia però non ha più avuto loro notizie dalle 11, quando la 40/enne ha inviato alla sorella l'ultimo sms: "Stiamo salendo in funivia". "Ho appreso da poco questa tragedia immane. Mai avrei immaginato ci potessero essere nostri concittadini. Ci colpisce tutti come città, ci lascia sgomenti ancora una volta. E' successo l'inimmaginabile, era una coppia giovane, inserita", dice all'ANSA la sindaca di Castel San Giovanni, Lucia Fontana. Roberta era molto conosciuta e apprezzata negli ambienti sanitari dove lavorava. Il 13 settembre del 2020 aveva prestato giuramento, nella giornata dell'Ordine dei Medici, proprio a palazzo Gotico a Piacenza. Nell'ultimo periodo faceva il medico che somministrava i vaccini anti Covid, negli hub della provincia, oppure anche raggiungendo i pazienti a domicilio, a seconda delle esigenze che c'erano. I colleghi che l'hanno conosciuta la descrivono come una persona estremamente disponibile e cordiale.

La notizia fa il giro del mondo. I britannici Guardian e Bbc gli dedicano l'apertura dei siti

La notizia della tragedia della funivia precipitata in Piemonte è stata rilanciata in tutto il mondo. Il sito del britannico GUARDIAN gli dedica l'apertura, "Incidente in una funivia in Italia, almeno nove morti" è il titolo, mentre nell'articolo si spiega che "a terra si vede il relitto di una funivia, dopo che è crollato vicino alla sommità della linea Stresa-Mottarone nella regione Piemonte". Apertura anche per la BBC: "Una funivia crolla vicino al Lago Maggiore". L'emittente pubblica cita un portavoce del soccorso alpino italiano che parla di "incidente molto serio". C'è spazio per l'incidente anche sui media americani. Il WASHINGTON POST scrive che "una funivia in cima ad una montagna è precipitata nel nord Italia, uccidendo almeno nove persone e mandando due bambini in ospedale". E si aggiunge che la linea del cavo era "stata rinnovata nel 2016 e riaperta solo di recente, a causa del coronavirus". Anche la CNN dedica una "breaking news" all'incidente. Dalla Spagna EL PAIS ricostruisce che "il cavo che sosteneva la funivia si è spezzato a 300 metri dall'arrivo, nella parte più alta del percorso". E titola sulle vittime e i "due bambini in condizioni critiche". Il quotidiano francese LE MONDE rileva che "le riprese dei vigili del fuoco mostrano i detriti della funivia in una zona boscosa, a cui è difficile accedere a causa della sua ripida pendenza". Dalla Germania la FAZ, riportando la notizia, ricorda che "il bel tempo ha attirato molti turisti oggi" nella zona. Del disastro si occupa anche AL ARABIYA. [embed]https://www.youtube.com/watch?v=__L13LXmmi4[/embed]

Il dolore sui social, 'funivia come il Ponte Morandi' . Non si può morire così nel 2021!

E' un fiume di dolore il commento sui social sulla tragedia avvenuta a Stresa. Ma c'è anche la rabbia perché la funivia precipitata ricorda tristemente un altro pesante lutto per l'Italia: il cedimento del Ponte Morandi. Tra i sentimenti emerge poi lo sgomento perché la gita su quella funivia panoramica, con una vista senza eguali sul lago Maggiore e sul lago D'Orta, rappresentava il ritorno alla normalità, alla spensieratezza, dopo tanti mesi di chiusure e sofferenze a causa della pandemia. "Assurdo che succedano queste cose. La ristrutturazione fatta nel 2016? Mah. Quante persone ancora devono morire per le cose fatte con i piedi? È una fotocopia della tragedia del Morandi", dice Ila su twitter. In tanti chiedono di pregare, soprattutto per quei due bambini che si sono salvati ma sono in gravissime condizioni all'ospedale di Torino. "Probabilmente l'unico motivo per cui i due bambini sono ancora vivi è che i genitori li hanno tenuti stretti facendogli da scudo" si legge in un altro tweet. "Non si può morire così nel 2021 in un giorno di vacanza" è tra i commenti più ricorrenti. Chiara invece sottolinea: "Ti chiedono la revisione auto, ti chiedono di revisionare annualmente la caldaia, ti tassano anche l'aria che respiri... e poi crollano ponti, cedono funivie, deragliano treni...". "La cosa più triste sarà che tra dieci anni dopo indagini infinite nessuno sarà colpevole perché, si sa, comincerà uno scaricabarile". Per Vito "l'Italia è proprio una nazione senza futuro Si parla tanto di Recovery e poi crollano ponti, autostrade, funivie, franano paesi alluvionati a discapito della gente che perde la vita. Povera patria". Francesco invece pensa a quel sogno di tornare a 'vivere' dopo il Covid, infranto con quella cabina accartocciata: "Non doveva iniziare così il ritorno verso la normalità". Diversi coloro che accostano la notizia della tragedia a quella più scanzonata con la quale l'Italia era andata a dormire ieri notte: la vittoria dei Maneskin all'Eurovision. "La vittoria dei #maneskin sembrava un segno, per quell'Italia che finalmente pian piano si sta riprendendo e vuole tornare a vivere e cantare. Ora questa brutta notizia, cede #funivia del Mottarone. Un abbraccio a tutte le famiglie coinvolte". E sempre un collegamento con la musica nel post di Paolo che cita le parole di 'Povera patria' di Franco Battiato, scomparso proprio qualche giorno fa: "Povera patria, schiacciata dagli abusi del potere, di gente infame che non sa cos'è il pudore, ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore...". Sono diverse infine le persone a postare sui social un manifesto d'epoca che pubblicizzava la ferrovia Elettrica Stresa-Mottarone. "Fino al 1963 - riferisce una guida turistica del lago d'Orta - da Stresa si saliva con un trenino sicuro ed ecologico perché elettrico poi interessi privati...lo eliminarono sostituendo il servizio di salita con la funivia".

La storia della funivia. Costruita 50 anni fa. Tra panorami più belli mondo secondo Nyt

Una funivia costruita 50 anni fa per offrire la vista di uno dei panorami più belli del mondo. Quella del Mottarone era stata inaugurata cinquant'anni fa, nel 1970, e andò a sostituire il trenino a cremagliera che aveva fermato le sue corse sette anni prima. Agli inizi del '900, si saliva invece sul Mottarone o a piedi o a dorso di mulo. Il monte, alto 1492 metri, è considerato uno dei "balconi" più belli d'Italia e forse del mondo. Nel 1954 anche il New York Times premiò quella vista dall'alto inserendo la visione delle Isole e del Lago dal Mottarone tra i dieci panorami più affascinanti del pianeta. Dalle postazioni panoramiche presenti in vetta, si possono infatti ammirare le Alpi svizzere e italiane, le Isole Borromee, l'Eremo di Santa Caterina del Sasso, molti dei laghi prealpini (il Lago Maggiore e il Lago d'Orta, innanzitutto, ma anche il Lago di Mergozzo, quello di Monate, il Lago di Comabbio e il Lago di Varese) e anche una porzione della pianura padana. Fino al 1911 arrivare in cima al Mottarone non era semplice: il monte era accessibile da Stresa - raccontano le guide turistiche - soltanto a piedi, utilizzando le vecchie mulattiere degli alpigiani. Per facilitarne l'accesso e incrementarne sempre più il turismo, nel 1911 venne inaugurata la ferrovia a cremagliera e trazione elettrica: un trenino collegava Stresa alla vetta del Mottarone lungo 6 fermate impiegandoci circa poco più di un'ora. Poi nel 1963 il trenino cessò il suo servizio sostituito con un servizio di bus (della Società Autoservizi Nerini di Verbania Intra), che faceva il percorso solo due volte al giorno, fino ad arrivare al 1970, anno in cui venne invece inaugurata la Funivia Stresa-Mottarone che collegava il lago alla vetta in soli 20 minuti. I lavori, cominciati nel 1967, si conclusero appunto in tre anni. La rinuncia al trenino fu ispirata dalla legge 2 agosto 1952 che prevedeva infatti la trasformazione delle vecchie tramvie in autolinee o funivie. Era in gran parte un gioiello 'made in Italy' quella funivia: le opere murarie vennero infatti eseguite dall'Impresa Poscio di Villadossola, su progettazione dell'architetto Mario Cracchi di Baveno. La meccanica portava invece la firma dalla società Piemonte Funivie di Torino (fondata nel 1955), le parti elettriche dalla Marelli. La realizzazione delle funi fu invece affidata alla tedesca W.D.I., la Westfälische Drahtindustrie GmbH di Hamm.

Associazione impianti, 'non risparmiamo su sicurezza'

"Faccio molta fatica a pensare che l'incidente della funivia del Mottarone sia dovuto a mancanza di manutenzione, non vado da anni in quell'impianto ma non siamo operatori superficiali: nel nostro settore il tema della sicurezza è primario e non conosco casi in cui le manutenzioni vengono trascurate, siamo consapevoli che trasportiamo delle persone appese a un filo". Così Valeria Ghezzi, la presidente di Anef, l'associazione aderente a Confindustria che raggruppa circa 250 esercenti di impianti di trasporto a fune, pubblici e privati, ragiona sulle cause del drammatico incidente avvenuto oggi, in Piemonte, dove 13 persone sono morte precipitando nella cabina della funivia del Mottarone e due bambini lottano per la vita in difficili condizioni. "I controlli sono di competenza del ministero delle Infrastrutture e so che quella funivia - spiega Ghezzi - aveva fatto la revisione generale nel 2016, quindi da poco tempo calcolando che a seconda dell'anzianità dell'impianto la revisione generale viene fatta ogni 15 anni, o ogni 20 o 30 anni. In questo caso sono passati cinque anni scarsi e sarebbe pazzesco se questo disastro fosse avvenuto a causa di materiale usurato". Per Anef bisogna ora aspettare "quello che accerteranno gli inquirenti, nel rispetto del loro lavoro e della vita persa oggi dalle vittime di questo incidente, con il pensiero rivolto ai bambini che sono in ospedale". "Posso dire che tutto il nostro piano della sicurezza è fatto in base ai manuali di sicurezza dei costruttori degli impianti e dalle regole dello Stato: ora occorre capire se si è trattato di un errore umano o di altro, bisogna tornare con la memoria alla tragedia del Cermis per trovare l'ultimo incidente grave accaduto a una funivia del servizio pubblico. I controlli di manutenzione in questo settore sono assolutamente adeguati", conclude Ghezzi che ricorda che proprio oggi hanno riaperto molti impianti di funivia, quella del Mottarone "aveva riaperto il 24 aprile".   English version First a hiss, then a "crazy" roar and another, less loud bang. In a few seconds, what should have been the Sunday of the restart, the cases of Covid that are decreasing and the measures that are loosening, has turned into a tragedy, which all of Italy mourns. The Mottarone cable car, which from the Piedmont side of Lake Maggiore climbs up to the 1,491 meters of the mountain that gives it its name, crashed to the ground and in an instant the hopes and smiles of the fifteen people inside the cabin vanished. Thirteen people died instantly, including a two-year-old child, while another nine-year-old died at the Regina Margherita children's hospital in Turin, where the only survivor, a 5-year-old, is hospitalized on a reserved prognosis. "We were thinking about summer and the white zone. We are destroyed", says the governor, Alberto Cirio, in tears. "I'm a dad, when you see a mother's body put in a coffin together with that of her son ...". The Verbania prosecutor's office opened an investigation into the incident and the Ministry of Infrastructure set up an inspection commission. "The area has been seized, everything will have to be checked", explains the prosecutor of Verbania, Olimpia Bossi, who at the moment speculates on the crimes of manslaughter and culpable injury. "We will think about the reasons from tomorrow, now is the time of pain - says the mayor of Stresa, Marcella Severino - what should have been a day of recovery has turned into a very bad moment for our community and for all of Italy. ". The first town reached the top of Mottarone at lunchtime, immediately after the alarm. "It was devastating - he observes - to see the people scattered around the cabin" crumpled after a flight of about twenty meters: the cable car crashed to the ground and began to roll downstream, ending its run against some trees. The accident a few meters from the finish line, at the last pylon. According to an initial reconstruction, it was the towing cable that failed. "The others are intact, but it is too early to say what happened from a technical point of view - says Lieutenant Colonel Giorgio Santacroce, commander of the Operational Unit of the Verbania Carabinieri - It will be necessary to understand why the safety devices, which should keep the cabin anchored ". The tragedy hit four families, two residing in Lombardy, one in Emilia-Romagna and one in Calabria. One family, residing in Pavia, was of Israeli origin. Among the victims also a 23-year-old born in Iran but resident in Damiante, in Calabria. Young and very young people left this morning with sneakers for an excursion on the mountain that overlooks two lakes, Maggiore and Orta. After the closure between 2014 and 2016, four years ago the cable car, owned by the Municipality of Stresa, but managed by a private company, had undergone major redevelopment works. Since then, maintenance had always been carried out, as assured by the Milanese lawyer of the company that manages the plant, Pasquale Pantano: "The checks, the checks, were all in place. Then what happened is all to be verified", says the lawyer, leaving the Mottarone after an inspection with the rescuers and the police. "The last magnetoscopic inspection of the rope was carried out in November 2020 and the results of the same did not reveal any critical issues", declares Anton Seeber, president of Leitner, a company from Vipiteno that took care of the maintenance of the system. The investigations will now have to confirm this. "We will have to appoint technicians to ascertain the causes", specifies the prosecutor of Verbania Olimpia Bossi who in the next few hours will also have to assess the existence of the crime of an attack on transport safety. The Minister of Transport, Enrico Giovanni, will be in Stresa tomorrow morning accompanied by the head of the Civil Protection Fabrizio Curcio, the governor of Piedmont Cirio and the mayor of Stresa Severino.

Two children survived a cable car, one did not make it. The efforts of doctors were in vain

There is only one survivor of the tragedy of the Mottarone cable car, a 5-year-old child, hospitalized at the Regina Margherita children's hospital in Turin, on a reserved prognosis. Shortly after him, another 9-year-old had been brought, which died a few hours after the desperate attempts of doctors to save his life. The injuries reported in the impact of the cabin on the ground and then against the trees were too serious. "We have made all possible efforts, but unfortunately he is dead", said, moved, Fabrizio Gennari, director of pediatric surgery, and Giovanni La Valle, general director of the City of Health. The two children arrived in the early afternoon at the Regina Margherita children's hospital in Turin, aboard two 118 helicopters, which took off from the Borgosesia and Alessandria bases and landed on the runway of the Oval del Lingotto in Turin. From here the ambulances transferred them to the nearby Regina Margherita. The situation immediately appeared very serious. The smallest of the injured arrived conscious, but with trauma to the skull, chest, abdomen and leg fractures. He underwent an operation to stabilize his limb fractures, which lasted several hours. The second child had head and chest trauma, which doctors called "very worrying", and fractured limbs. His condition immediately appeared the most critical. He was intubated and resuscitated in the ER after more than six minutes of heart massage. Then he underwent a CT scan to check for any brain damage. But he did not make it, "Only the youngest child spoke and in Italian. He was logically scared", say the health workers. He underwent surgery to reduce fractures, in the evening the doctors spoke of "stable conditions". At the moment, no relatives have presented themselves to the hospital. Another heartbreaking detail of the tragedy of Lake Maggiore.

Died with her husband: it was her birthday. Last sms: "we are in the cable car"

Both came from Bari and had moved a few years ago in the province of Piacenza, in Castel San Giovanni, a center of over 13,000 inhabitants known above all as a Logistics center. She, Roberta Pistolato, 40 years old just today, had graduated in Medicine and worked first as an ASL medical guard and in recent months as a vaccinator, always employed by the Piacenza health company. He, Angelo Vito Gasparro, 45, was a security guard. The couple, who died in the cable car accident on Mottarone, in the province of Verbania, was on a trip to Lake Maggiore to celebrate her birthday. The family in Puglia, however, has not heard from them since 11 of her, when the 40 / year old sent the last text message to her sister: "We are going up to the cable car". "I recently learned about this terrible tragedy. I never imagined there could be our fellow citizens. It strikes us all as a city, it leaves us dismayed once again. The unimaginable happened, it was a young couple, inserted", he tells ANSA the mayor of Castel San Giovanni, Lucia Fontana. Roberta was well known and appreciated in the healthcare environments where she worked. On 13 September 2020 she had taken the oath, on the day of the Medici Order, right in the Palazzo Gotico in Piacenza. In the last period she was the doctor who administered the anti Covid vaccines, in the hubs of the province, or even reaching the patients at home, depending on the needs that were there. Colleagues who have known her describe her as extremely helpful and friendly.

Pain on social media, 'cable car like Ponte Morandi'. You can't die like this in 2021!

The comment on social media on the tragedy that took place in Stresa is a river of pain. But there is also anger because the crashed cable car sadly recalls another heavy mourning for Italy: the collapse of the Morandi Bridge. Among the feelings then the dismay emerges because the trip on that panoramic cableway, with an unparalleled view of Lake Maggiore and Lake Orta, represented the return to normality, to carefree, after so many months of closures and suffering due to the pandemic. . "Absurd that these things happen. The restructuring done in 2016? Well. How many people still have to die for things done with their feet? It is a photocopy of the tragedy of Morandi", says Ila on twitter. Many ask to pray, especially for those two children who were saved but are in very serious condition at the hospital in Turin. "Probably the only reason the two children are still alive is that their parents held them tight as a shield," reads another tweet. "You can't die like this in 2021 on a holiday" is one of the most recurring comments. Chiara instead underlines: "They ask you for a car overhaul, they ask you to overhaul the boiler annually, they also tax the air you breathe ... and then bridges collapse, cable cars fail, trains derail ...". "The saddest thing will be that ten years after endless investigations no one will be guilty because, you know, a blame will start." For Vito "Italy is really a nation without a future. There is a lot of talk about Recovery and then bridges, highways, cable cars collapse, flooded countries collapse to the detriment of people who lose their lives. Poor homeland". Francesco instead thinks of that dream of returning to 'live' after Covid, shattered with that crumpled cabin: "This is how the return to normality should not have begun". Several are those who compare the news of the tragedy to the more light-hearted one with which Italy went to sleep last night: the victory of the Maneskins at Eurovision. "The victory of the #maneskin seemed a sign, for that Italy that is finally recovering slowly and wants to go back to living and singing. Now this bad news yields the #funivia del Mottarone. A hug to all the families involved". And always a connection with the music in Paolo's post that quotes the words of 'Povera patria' by Franco Battiato, who passed away just a few days ago: "Poor country, crushed by the abuses of power, of infamous people who do not know what modesty, but they do not give you a little 'to displease those bodies on the ground without more heat ... ". Finally, several people post a vintage poster on social media advertising the Stresa-Mottarone Electric Railway. "Until 1963 - reports a tourist guide of Lake Orta - from Stresa you went up with a safe and ecological train because it was electric then private interests ... they eliminated it by replacing the ascent service with the cable car".

The history of the cable car. Built 50 years ago. Among the most beautiful landscapes in the world according to Nyt

A cable car built 50 years ago to offer the view of one of the most beautiful views in the world. That of the Mottarone had been inaugurated fifty years ago, in 1970, and replaced the cogwheel train that had stopped its races seven years earlier. At the beginning of the twentieth century, on the other hand, one climbed the Mottarone either on foot or by mule. The mountain, 1492 meters high, is considered one of the most beautiful "balconies" in Italy and perhaps in the world. In 1954 the New York Times also rewarded that view from above by inserting the view of the Islands and the Lake from Mottarone among the ten most fascinating views on the planet. From the panoramic positions at the summit, you can in fact admire the Swiss and Italian Alps, the Borromean Islands, the Hermitage of Santa Caterina del Sasso, many of the pre-alpine lakes (Lake Maggiore and Lake Orta, first of all, but also the Lake of Mergozzo, that of Monate, Lake of Comabbio and Lake of Varese) and also a portion of the Po Valley. Until 1911, reaching the top of Mottarone was not easy: the mountain was accessible from Stresa - tell the tourist guides - only on foot, using the old mule tracks of the mountaineers. To facilitate access and increase tourism more and more, the rack railway and electric traction was inaugurated in 1911: a train connected Stresa to the summit of Mottarone along 6 stops, taking about just over an hour. Then in 1963 the train ceased its service replaced with a bus service (of the Società Autoservizi Nerini di Verbania Intra), which made the route only twice a day, until 1970, when the Stresa cable car was inaugurated -Mottarone which connected the lake to the summit in just 20 minutes. The works, which began in 1967, ended in three years. The renunciation of the train was inspired by the law of 2 August 1952 which in fact provided for the transformation of the old tramways into bus lines or cable cars. That cableway was largely a 'made in Italy' jewel: the masonry works were in fact carried out by the Poscio di Villadossola company, designed by the architect Mario Cracchi of Baveno. The mechanics instead bore the signature of the Piedmont Funivie company of Turin (founded in 1955), the electrical parts from Marelli. The construction of the ropes was instead entrusted to the German W.D.I., Westfälische Drahtindustrie GmbH of Hamm.
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