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SETTIMO TORINESE. Degrado, rifiuti e atti vandalici nei quartieri difficili della città

SETTIMO TORINESE. Degrado, rifiuti  e atti vandalici  nei quartieri difficili della città

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Gentile direttore, le scrivo per replicare all’articolo che denuncia i problemi del quartiere di case popolari di via Foglizzo, via Don Gnocchi e corso Piemonte a Settimo Torinese. Secondo quanto riportato si tratterebbe di “una terra di nessuno” dove i residenti dichiarano di essere «sempre stati trattati come dei cittadini di serie B». Una retorica che non gradisco e mi pare distante dai toni equilibrati con cui il suo giornale, che ho spesso occasione di leggere, tratta solitamente le notizie.  Le amministrazioni pubbliche, e le Agenzie per la Casa in particolare, stanno purtroppo facendo i conti con risorse sempre più esigue da destinare alle manutenzioni straordinarie degli edifici. Certamente potremmo e vorremmo fare di più. Ma, nel frattempo, l’impegno che manteniamo sul territorio e nei servizi agli inquilini rimane costante.  Anzitutto, nessuno li obbliga ad iscriversi al sindacato per rispondere al censimento: poter compilare la domanda presso la sede del sindacato è una facilitazione in più, che abbiamo previsto proprio perché molti residenti tesserati ce l’avevano richiesta.  Credo però che “alla fiera del non c’è n’è una che va bene” anche gli abitanti dovrebbero riflettere sulle responsabilità di ciascuno. Nel 2016 e 2017 con l’amministrazione comunale, Asl e Enaip, abbiamo attivato un progetto di borse lavoro per disoccupati che ha permesso di realizzare piccole manutenzioni e migliorie sulle parti comuni di quel quartiere. Lavori che, in molti casi, sono stati vandalizzati e degradati.  Come si legge nel vostro articolo nel quartiere “qualcuno ha pensato bene di allacciarsi alla corrente” e “c’è chi lascia un frigo, un water, materassi”. Ma vorrei ricordare che, nei quartieri di case popolari come altrove, il decoro è anche demandato al rispetto delle regole e degli spazi comuni da parte di chi li abita.  Tra le responsabilità degli assegnatari c’è il pagamento del canone di affitto, calcolato per legge in base al reddito del nucleo familiare; un’entrata che consente di finanziare la manutenzione ordinaria degli immobili. Tuttavia questo quartiere, all’interno del patrimonio da noi amministrato, risulta essere uno di quelli dove il tasso di morosità è più elevato. Cordiali saluti, Il Commissario reggente ATC Marcello Mazzù
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