Per il Centro Antiviolenza c’è bisogno di una sede più grande. Giovedì 11 aprile, alle ore 18, l’assessore alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, Monica Cerutti, ha fatto visita all’associazione settimese Uscire dal Silenzio. Ad accoglierla, oltre alla presidente Paola Ferrero, alla vicesindaco Silvia Favetta e all’assessore alle pari Opportunità di Settimo Natascia Molino, c’erano le volontarie che, dal 2010, si occupano di tutte quelle persone che hanno subito o che subiscono una qualsiasi forma di violenza di genere. Il numero del Centri Antiviolenza nella nostra regione è passato, nell’ultimo anno, grazie a un bando della Regione Piemonte, da 16 a 20, e Uscire dal Silenzio è tra queste quattro unità in più.“È sempre un piacere essere qui tra voi - ha esordito Monica Cerutti -e sono contenta che Settimo abbia un Centro Antiviolenza, perché è importante che chi ha subito una violenzadi genere abbia un posto e delle persone competenti che possano dargli/le un aiuto concreto”. In Italia, secondo i dati Istat, le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza nel 2017 sono 49.152, di queste 29.227 hanno iniziato un percorso per uscire dalla violenza. Il 70 % di queste donne ha figli minorenni. I dati sono sconvolgenti, perché le 49 mila sono quelle che si sono rivolte ai Centri Antiviolenza, ma quante sono le donne che rimangono in silenzio? Aver vinto il bando regionale per Uscire dal Silenzio è importante, perché vuol dire avere maggiore disponibilità economica per alcuni servizi necessari come un sostegno psicologico, legale e concreto. Vuol dire, inoltre, avere la possibilità di avere del personale regolarmente assunto e soprattutto più formato. Il passaggio, però, da associazione Onlus a Centro Antiviolenza non è così facile, perché il primo gradino da affrontare è possedere una sede, sia negli spazi sia nell’ubicazione, che possa essere adeguata ai servizi che si dovrebbero offrire. “La sede che abbiamo oggi non è adatta, è troppo piccola e con moltissime barriere architettoniche- ha sottolineato Paola Ferrero -e qui vorrei fare l’ennesimo appello all’amministrazione comunale di venirci incontro con una sede come promesso da oramai troppi anni. Abbiamo bisogno di un luogo più grande che possa ospitare chi è scappata di casa o chi viene da noi con i figli. Bisogna che il centro abbia un posto dove lavarsi, cucinare o soltanto riposare e stare lontano da chi è violento. Vorrei ricordare che abbiamo avuto, solo a Settimo, dieci casi di violenza dall’inizio dell’anno, in solo 4 mesi!” A maggio ci saranno le votazioni per la nuova Giunta Comunale e vedremo se chi sarà eletto avrà una maggiore attenzione verso queste problematiche. Marco G. Dibenedetto
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