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SCHERMA. Il parere della presidente regionale Sacchetti sull'emergenza Coronavirus

Cinzia Sacchetti è stata per cinque anni il maestro del Circolo Scherma Giuseppe Delfino Ivrea, fino al 2015, anno in cui è tornata a dedicarsi alla Pietro Micca Biella, associazione sportiva di cui è direttore tecnico. Nello stesso anno, Sacchetti è stata eletta alla guida del Comitato Regionale Piemonte e Valle d'Aosta della Federazione Italiana Scherma, di cui è consigliere Alessandro Secco dello stesso Circolo Scherma Giuseppe Delfino Ivrea e Flora Martra del Club Scherma Chivasso è rappresentante degli atleti. Cinzia Sacchetti, domenica 8 marzo, ha scritto a tutti i tesserati piemontesi e valdostani, esprimendo il suo parere in merito all'emergenza Coronavirus: "Carissimi amici, molti di Voi mi stanno chiamando per un confronto, per chiedere opinioni o consigli, ogni giorno mi ripromettevo di inviare un comunicato, purtroppo gli eventi di questi giorni hanno portato a continui cambiamenti dovuti alle direttive del Governo e all’interpretazione di esse. Oggi abbiamo saputo che quasi tutte le provincie piemontesi sono state dichiarate zona rossa. Restano per ora fuori le provincie di Biella, Cuneo, Torino e la Valle d’Aosta. Mentre per le provincie in zona rossa le regole sono chiare, per quanto riguarda le zone gialle restano in vigore le regole di alcuni giorni orsono, dettate dal D.M del 3 marzo scorso. A chi mi chiede consiglio circa il comportamento da tenere mi permetto di dare un parere legato all’incarico da me rivestito ma anche un consiglio da amica e personale. Sicuramente non si può obbligare le società che si trovano in zona gialla a chiudere, se ritengono di poter ottemperare a quanto richiesto dalle normative relative alla zona di appartenenza, garantendo il corretto svolgimento di corsi e allenamenti a norme di legge, in totale sicurezza, non ho certamente il potere ne la volontà di fermarle. Personalmente esprimo alcune riflessioni assolutamente personali. Come voi lavoro in una società, sono Maestro, conosco cosa significhi lavorare con i ragazzi, i rapporti con i dirigenti e i genitori, tutti gli aspetti personali ed economici. Inutile dire che stiamo vivendo un periodo estremamente difficile, un momento che richiede da tutti noi unità e ancor più un profondo senso civico. Questi giorni possono essere una grande occasione per trasmettere questo valore ai nostri ragazzi. Far loro capire che ogni nostro gesto può ripercuotersi sugli altri in modo positivo o negativo. Personalmente consiglio la chiusura quale atto dovuto, per dare un nostro contributo e aiutare, in modo indiretto, tutti coloro che negli ospedali stanno combattendo una durissima battaglia per garantire ai pazienti un trattamento adeguato e non vanificare il loro lavoro. Non so quanto questo momento durerà, speriamo poco, nel contempo sfruttiamo questi giorni per riflettere e trasmettere ai nostri ragazzi il senso civico e a essere società. Speriamo di rivederci presto tra le pedane. Un caro saluto".  
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