Pietro e gli azzurri della staffetta mista nella storia: il tris è servito

L'Italia cala il tris con la staffetta mista ai Campionati Europei di cross. A tagliare il traguardo in testa ed a conquistare per la terza volta consecutiva il titolo continentale è stato ancora una volta Pietro Arese, il mezzofondista di San Mauro Torinese cresciuto nell'Atletica Settimese ed in forza alle Fiamme Gialle. 

A Lagoa, in Portogallo, Gaia Sabbatini è stata la prima frazionista del magnifico quartetto azzurro e ha concluso la sua prestazione in settima posizione. Una buona prova quella dell'azzurra, che ha lottato con caparbietà passando il testimone a Sebastiano Parolini leggermente staccata dal gruppo di testa.

Il grintoso medico azzurro si è letteralmente superato sul percorso portoghse, piuttosto nervoso, stretto, con ondulazioni e frequenti cambi di direzione, tra sterrato e sabbia. Parolini ha dato vita ad una frazione da applausi, cedendo il testimone a Marta Zenoni in ottima posizione, appaiato al comando alla Francia, con la Gran Bretagna dietro di un soffio.

La determinata bergamasca ha iniziato la sua frazione con grande caparbietà, resistendo agli attacchi delle agguerrite rivali, ma con il passare del tempo è salita letteralmente in cattedra, staccando le avversarie e involandosi da sola in testa alla gara. Una prestazione magistrale la sua, che le ha permesso di passare il testimone a Pietro Arese in prima posizione, con 7" di vantaggio sui rivali. Un ottimo vantaggio, ampio ma non rassicurante, che il sanmaurese ha amministrato da par suo.

Il Portogallo, favorito numero uno al successo finale rimasto attardato dopo le prime due frazioni della staffetta mista, ha dato vita ad una splendida rimonta targata Salomé Afonso e, soprattutto, Isaac Nader, oro mondiale dei 1500 metri a Tokyo, ma l'azzurro questa volta non ha avuto bisogno di dare vita ad una volata al cardiopalma ed è andato a tagliare il traguardo in solitaria firmando la nuova storica impresa azzurra con il tempo finale di 17'12". Argento ai padroni di casa del Portogallo in 17'16" e bronzo alla Gran Bretagna con il crono di 17'17". 

Un successo, quello di Pietro Arese, giunto al termine di un anno complicato, contraddistinto da un lungo infortunio al piede destro. Rientrato alle gare in estate, l'azzurro è comunque riuscito a staccare il pass per i Campionati Mondiali di Tokyo ed a strappare la convocazione per gli Europei di cross a Lagoa, dove ancora una volta è stato grande protagonista nel trionfo azzurro.

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