Comincia con una doppia vittoria azzurra la sfida di Coppa Davis tra Italia e Svizzera. Merito di un Paolo Lorenzi 'infinito' che, nel match d’esordio del confronto valido per il primo turno del World Group 2016, in corso sulla terra rossa indoor dell’Adriatic Arena di Pesaro, ha superato l’elvetico Marco Chiudinelli (n.146 Atp) in cinque set, con il punteggio di 7-6 (14), 6-3, 4-6, 5-7, 7-5, in 4 ore e 43' di gioco. Ma anche di Andreas Seppi che, a seguire, ha battuto Henri Laaksonen 7-5, 7-6(4), 3-6, 6-3. Quella di Lorenzi è stata una vera e propria ‘maratona’ - in particolare il tie break, il più lungo della storia di un singolare nel World Group di Coppa Davis - in cui l’azzurro, n.54 Atp, non ha mai mollato per consegnare all’Italia il primo punto della sfida con i rossocrociati. ”E’ stata una partita durissima, non credevo che continuasse a combattere tanto una volta andato sotto due set a zero – ha commentato a 'caldo' Lorenzi che oggi ha centrato contro il tennista di Basilea il primo successo in quattro testa a testa -. E’ stato anche un pizzico fortunato. Poi sul 5-2 del quinto set non ce l’ha fatta più. I sei 6 set-point del primo set? Non ero preoccupato di perderlo, ho cercato di rimanere concentrato. Dal terzo set in poi lui ha giocato benissimo, soprattutto sulle palle-break mentre io ho perso un po’ di campo e non riuscivo più a comandare gli scambi. Sui tre match-point in suo favore ho cercato solo di tenere la palla in campo. Vincere una partita del genere è un sogno di bambino che si avvera”. Sugli spalti dell'impianto marchigiano uno striscione indicava in Lorenzi un esempio per tutti. ”Sono felice quando mi dicono che sono un esempio - il commento del 34enne -: sono arrivato tardi nel tennis che conta ma sto lavorando duro pe restarci il più a lungo possibile”. Poi il pubblico di casa ha spinto Seppi in un'altra lotta durata 3 ore di gioco in cui il tennista di Caldaro (n.40 del ranking mondiale) ha regolato lo svizzero Laaksonen (n.174 Atp). ”Non un match bellissimo da parte mia: ci sono stati troppi gratuiti - ha ammesso Seppi -. Del resto erano sette-otto mesi che non giocavo sulla terra e quattro giorni di allenamento non potevano bastare. Sono contento di aver portato a casa la partita ma c’è da alzare il livello. Speriamo di chiudere col doppio. La lunga attesa? Non voglio più giocare dopo Paolo! E' davvero dura aspettare così tanto, ma sono contento per lui. Se il capitano lo ritiene opportuno sono pronto a scendere in campo con Simone per il doppio”. ”Stremato? Come sto io conta poco. L’importante è che siamo sul 2-0” - ha detto capitan Barazzutti -. Siamo soddisfatti ma non siamo ancora felici. Paolo ha giocato una splendida, classica partita di Coppa Davis. Hanno finito entrami con i crampi. Paolo è stato eroico: era sotto 5-2, ha salvato tre match-point. Davvero bravo. Andreas non ha giocato uno dei suoi match migliori ma nei momenti importanti è venuto fuori, soprattutto nel quarto set ha fatto sentire la differenza”. Con qualche difficoltà di troppo, la squadra azzurra si è portata sul 2-0 e ha la possibilità di chiudere i giochi con il doppio, approdando così ai quarti di finale.
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