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TENNIS. Errani trionfa a Dubai

TENNIS. Errani trionfa a Dubai

Sara Errani

Che carattere da campionessa! Nel momento forse più complicato della sua carriera, confessato senza mezzi termini, Sarita ha saputo reagire nel modo migliore. Riprendendosi le luci della ribalta. E lo ha fatto nel suo stile: con determinazione, sudore e lacrime. Un pizzico di fortuna ha tolto dalla sua strada qualche avversaria pericolosa ma lei è stata brava ad approfittarne. Un dominio assoluto quello mostrato da Sara Errani nella finale del "Dubai Duty Free Tennis Championships", ricco torneo Wta Premier dotato di un montepremi di due milioni di dollari che si è concluso sui campi in cemento di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. La 28enne romagnola, numero 22 Wta, ha liquidato per 60 62, in poco più di un'ora di partita, la ceca Barbora Strycova, numero 47 Wta, mettendo a segno nei confronti della 29enne di Plzen il sesto successo in sette confronti. Per la Errani quello di Dubai è il nono titolo Wta in carriera su 19 finali disputate, il più prestigioso, ed il primo ad un anno di distanza da Rio de Janeiro 2015. La cronaca di una finale che non c'è stata. Per Sara è la 19esima in carriera, la quinta in un Premier e la seconda a Dubai dopo quella raggiunta nel 2013, quando fu battuta in tre set dalla ceca Petra Kvitova: per Barbora è la sesta (un solo trofeo conquistato, a Quebec City nel 2011), la più importante. E la ceca paga a caro prezzo la tensione. Sara non sbaglia nulla, serve con una percentuale di prime, il 91% (con il 72% dei punti conquistati), che è stratosferica anche per lei che per solito non le tira a tutta. Ed un solo doppio fallo. Proprio a Dubai la romagnola è tornata al suo vecchio servizio - quello precedente a Roma 2014 tanto per intenderci - con un movimento molto più fluido e questo sembra averle restituito un po' di sicurezza. Detto questo, il primo set è uno schiaffo che fa male alla Strycova. E non è che nella seconda frazione le cose vadano meglio: sotto per 2-0 il pubblico prova ad incitare la ceca che prima risponde con un sorriso (vagamente isterico) e poi gioca il game migliore del match (2-1). La reazione però si spegne immediatamente: la Errani vola 5-1, fallisce un match-point, ma chiude 62 alla quinta palla utile. Poi corre ad abbracciare in tribuna il coach Pablo Lozano. Può finalmente sorridere Sara: questa volta le sue sono lacrime di felicità. "E' una gioia incredibile. E' stata una settimana davvero dura e senza il mio team ed il mio coach non so se ce l'avrei fatta" - ha detto l'azzurra -. "Mi dispiace per Barbara, forse non era la sua giornata. Lei sa fare un po tutto: venire avanti, tirare dal fondo. Io ho provato a restare calma, a non pensare a quello che stavo succedendo. Un po' di nervosismo l'ho provato solo sul match-point", ha concluso l'azzurra che da lunedì tornerà al numero 17 del ranking mondiale. Per il tennis tricolore quello della Errani a Dubai è il secondo successo del 2016 dopo quello di Roberta Vinci la scorsa settimana a San Pietroburgo su altrettante finali disputate. Ed è il quinto trofeo Premier, il secondo nel giro di sette giorni.
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