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Settimo Torinese

La Veja riaccende il Carlevé come fece nel lontano 1967

Il presidente di Iniziative Culturali Settimesi, Giulio Pascali, ha incontrato la Pro Loco

Tiziana Cravero - Giulio Pascali

A sinistra, il presidente di ICS, Giulio Pascali

Come prassi consolidata dalla tradizione, la Veja durante l’Obada del Carlevé Setimeis, Venerdì 6 gennaio, ha iniziato il suo ufficio con gli auguri alla Pro Loco per i 56 anni di attività. 

Scortata dalla Lavandera ‘d Seto, Tiziana Cravero, dal Rettore dei Gamberai Dario Roberti e dal Presidente di Iniziative Culturali Settimesi Giulio Pascali, la Veja si è incontrata con il vicepresidente della Pro Loco, Giovanni Pacilio, in via Italia 25 dove compare il marmo commemorativo della fondazione del sodalizio delle cui origini il socio Fondatore e Presidente Onorario Francesco Pietro Bessone ha dato sintentica testimonianza.

Dalle foschie delle dimenticanze, la sera del 5 gennaio del 1967, durante il concerto del cabarettista Roberto Balocco, organizzato nel Cinema Parrocchiale per preannunciare la fondazione della Pro Loco che sarebbe avvenuta il giorno seguente, è riapparsa la Veja a dichiararsi Madrina del nascente sodalizio.

Per questo da quando si è proposta l’Obada ossia l’inizio di attività della Veja e del Carnevale Settimese – Carlevé  Setimèis, il primo atto della Veja è la sosta nel luogo dove tutto è cominciato per il concreto recupero ed evoluzione della civiltà e locale cultura settimese, ossia della  Settimesità.

Infatti, dopo anni di indagini e ricerche storiche e folkloristiche condotte fin dal 1959 dalla Famija Setimèisa e dal Circolo Studentesco la Torre, nel 1967 è stato d’uopo fondare la Pro Loco, nella speranza di ottenere il patrocinio dell’Ente Provinciale del Turismo.

Settimo però non è una località turistica e ci sono voluti più di trent’anni prima che le venissero riconosciuti i requisiti per avere la desiderata qualifica.

Pur tuttavia, con le sole forze locali la Pro Loco è stata fucina di vitale importanza per la cultura settimese e la sua diffusione.

È la Pro Loco che ha patrocinato la fondazione  della Consorteria dei Gamberai, il Carlevé Setimèis, il Centro Studi Settimesi-Ca dê Studi Setimèis, il Gruppo Folkloristico Città di Settimo Torinese Ij Cuciarin Dopi, la Società Storica Ad Septimum,Gruppo Maiorettes Ciribiribin e Tamburini della Gaida della Torre e decine di altre realtà operanti nel volontariato folkloristico, ludico e di cultura locale.

Il presidente Giulio Pascali ha presentato alla Pro Loco gli auguri più cordiali e auspicato la fattiva collaborazione fra le realtà associative che promuovono la cultura locale: “Il significato di questa sosta è quello di risalire per un attimo alle origini dell’incremento della settimesità - ha detto - che si è verificato negli ultimi settant’anni, per congratularci con noi stessi e per prendere linfa onde protrarre nel tempo l’entusiasmo e la voglia di continuare a realizzare la comunità culturale di Settimo Torinese”.  

La Veja farà capolino, nel corso delle attività carnevalesche, con la sua ora rassicurante ora inquietante presenza fino al Lunedì Grasso, quando verrà giudicata e condannata dal Tribunale del Gambero per tutte le malefatte, pubbliche e private, successe in Settimo da uno all’altro Carnevale. Verrà condannata a morte ma poi, per intercessione delle sue aiutanti  le “Gavele” verrà graziata e, al suo posto, verrà immolato un tacchino che, ridotto in spezzatino, verrà servito ai commensali nella tradizionale Sin-a dle Vidoe e dij  Malmarià – Cena delle Vedove e dei Male sposati, che concluderà il Carlevé Setimèis 2023, la sera di Martedì grasso 21 febbraio con lo scioglimento del mistero circa l’interprete dell’enigmatico personaggio delle Veja la quale, lasciati i panni umani sconterà la commutata  pena sotto terra dove propizierà la buona crescita delle colture e  abbondanti messi di frutti per tutto il 2023.

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