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SETTIMO TORINESE. Sempre insieme agli ammalati

Cinquantadue anni al servizio degli ammalati. Il gruppo di Settimo Torinese dell’Unitalsi (unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali) ormai da oltre mezzo secolo si impegna nel sociale per aiutare gli ammalati a recarsi nei santuari e non solo, da anni si occupa di recupero cibo per aiutare le famiglie bisognose del territorio. Siamo andati ad intervistare il responsabile del gruppo settimese Giuliano Benedetti per saperne di più dell’opera di volontariato che realizzano ogni anno, da 52 anni, a Settimo i volontari dell’Unitalsi. Quando e com’è nato il gruppo settimese del sodalizio?Il 9 febbraio 1964. Infatti, 2 anni fa, abbiamo fatto il cinquantenario di fondazione del gruppo. All’inizio del 1964 alcuni amici si sono riuniti per creare il gruppo che aveva il preciso compito di avvicinare in modo organico gli ammalati bisognosi o meno alla Madonna, attraverso i suoi santuari di Lourdes e Loreto. I fondatori sono stati Andrea Canfora (primo presidente), Giovanni Ferrero, Lorenzo Garabello, Felice Giacomazzi, Francesco Martino, Ela Morello e Maria Tonda”. Di che cosa si occupa? “Per statuto ci occupiamo del trasporto ammalati a Lourdes e altri santuari (Loreto/Fatima/Roma/Banneux). È il compito principale della nostra associazione. Nel 1964 è stato organizzato il primo pellegrinaggio a Lourdes con la partecipazione di 18 ammalati e 35 pellegrini settimesi. Siamo l’associazione che muove più persone a Settimo, circa 2000 ogni anno, e in 52 anni abbiamo girato penso tutti i santuari piemontesi. Oltre a questo, realizziamo anche attività collaterali come il recupero cibo presso le scuole Rodari e Calvino, di Viale Piave, l’asilo Salgari di via Nobel e, da quest’anno, anche alla scuola Nicoli di corso Agnelli. Il servizio viene svolto dal 15 settembre alla chiusura delle scuole il 10 giugno con predisposizione di circa 55 pacchi settimanali per circa 170 persone. Raccogliamo il pane, la frutta e il cibo fresco sigillato, che per legge deve essere dato nella stessa giornata (formaggi, budini, insalata) intorno alle 14,15/20 e alle 15 viene già consegnato alle famiglie. Recuperiamo al 100% quello che ricaviamo dalle scuole. I Barellieri e le dame Unitalsi, inoltre, accompagnato gli ammalati della struttura Rsa comunale in alcune uscite e ogni anno passano una mezza giornata con i ricoverati della struttura di via Vercelli. La scorsa settimana siamo stati in giro con gli ammalati delle 5 Torri. Tante piccole cose che riusciamo a fare come volontariato per chi ne ha bisogno. Nonostante la nostra associazione sia di carattere religioso ha una forte ricaduta sul sociale e molte persone vengono ad aiutare e farsi aiutare al di là del credo ed è bello vedere gli ammalati sempre soddisfatti e contenti del lavoro che svolgiamo con e per loro”. Avete anche il gruppo teatrale. “Sì, 30 anni fa è nata l’idea da un gruppo di giovani che si è unito per realizzare pièce teatrali e nel corso degli anni si è sempre mantenuto un bel gruppo. Mauro Freschini scrive i testi delle rappresentazioni e realizziamo sempre due appuntamenti ormai fissi a Natale presso l’asilo De Amicis e a gennaio il secondo presso la parrocchia San Giuseppe Artigiano, grazie a Don Teresio per l’ospitalità. Gli attori del gruppo teatrale fanno prove su prove, già da settembre iniziano la preparazione. Allo spettacolo del 17 gennaio 2016 hanno partecipato 270 persone”. Eventi e progetti futuri?Siamo appena tornati dalla gita-pellegrinaggio a Chiampo (Vi) il 4 e il 5 giugno, abbiamo avuto 80 partecipanti e quest’anno siamo già andati al pellegrinaggio di Martassina il 7 febbraio con 74 partecipanti, il 9 aprile alla Giunzione del Malato c’erano 600 partecipanti e alla processione di Maria Ausiliatrice il 24 maggio ce n'erano 54. Ora ci prepariamo per il pellegrinaggio a Lourdes dall’11 al 15 luglio con partenza da Settimo, quest’anno andremo esclusivamente in pullman, ovviamente attrezzati per i malati. E poi il 20 giugno presenzieremo alla processione della consolata di Torino, più che un evento istituzionale per noi è devozionale. La conclusione delle attività dell’Unitalsi sarà l’ultima settimana di settembre, il 25, con il pellegrinaggio al Santuario della Madonna dei fiori di Bra. L’anno scorso abbiamo riempito 3-4 pullman eravamo circa 200 persone. Inoltre, grazie alle offerte che riceviamo durante l’anno, portiamo un cero da accendere a Louders sia per chi partecipa sia per chi ha collaborato affinché il cero possa essere sempre più grande. Noi non abbiamo autonomia locale, facciamo riferimento alla sottoscrizione di Torino. Da quando il comune non dà più i contributi alle associazioni abbiamo cercato di fare da soli e devo dire che la cittadinanza ha sempre dato un ottimo contributo. Inoltre l’8 dicembre di ogni anno andiamo dai malati dell’Rsa per un momento di preghiera e convivialità da cui non ci tiriamo mai indietro”. I rapporti con l’amministrazione comunale?Sono normali. Ci vedono partecipare a tutte le iniziative come la festa del volontariato realizzata il 15 maggio e parteciperemo a quella di solidarietà in autunno. Siamo sempre presenti e invitiamo sempre le autorità ai nostri eventi. D’altronde uno dei nostri barellieri di merito è proprio il presidente del consiglio Giancarlo Brino. In 50 anni non abbiamo mai avuto nulla da dire”. E con le altre associazioni?D’amore e d’accordo. Ormai abbiamo un gemellaggio ufficioso con l’Avulss abbiamo un rapporto privilegiato con loro per affinità sociali, ci coinvolgiamo reciprocamente, cerchiamo sempre di andare da loro. Alcuni volontari Avulss sono anche nostri barellieri. Dobbiamo anche ringraziare De Marchi, la ditta di trasporti, che per alcune occasioni ci permette di avere i pullman gratis, e la Croce Rossa che ci dà una mano. La catena di solidarietà che si è creata negli anni fa pensare che la nostra funzione sociale è considerata utile e molti credono nei nostri volontari e noi cerchiamo di assolvere al meglio il nostro compito”. Quanti volontari siete?Circa 30 dame e una ventina di barellieri effettivi, poi ci sono i soci onorari, per meriti sul campo, che partecipano alle nostre manifestazioni e con loro arriviamo ad un centinaio”. Molte associazioni fanno appello per avere volontari giovani, voi risentite di questo problema?Diciamo che forse lo patiamo un po’ meno perché alcuni figli di barellieri entrano nel gruppo e continuano l’opera dei loro genitori. Continuano anche ad entrare nel gruppo teatro a produrre e ad essere presenti nelle rappresentazioni, compatibilmente con gli impegni di lavoro. Ma anche noi cerchiamo comunque il ricambio generazionale che ad oggi non è così semplice avere per nessuna associazione. E grazie ai giovani se Loudes non è soltanto preghiera e sofferenza ma anche allegria”.    
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