AGGIORNAMENTI
Cerca
Sanità
13 Gennaio 2025 - 12:01
Ricetta elettronica obbligatoria: un passo avanti o un rischio per i pazienti?
Il sistema sanitario italiano sta attraversando una trasformazione significativa con l'introduzione obbligatoria delle ricette elettroniche a partire dal 1° gennaio 2025. Questa innovazione, sancita dalla legge di bilancio, mira a modernizzare e rendere più efficiente la gestione delle prescrizioni mediche, coinvolgendo medici, pazienti e farmacisti in un cambiamento epocale.
Non mancano le testimonianze di medici di base che accolgono con fiducia l'innovazione, ma esprimono preoccupazioni riguardo alle fasce più anziane della popolazione, spesso prive di accesso a internet o dispositivi digitali. "I vari passaggi che potenzialmente possono migliorare i servizi vanno sempre accolti con fiducia", afferma, "tuttavia bisogna valutare a chi sono rivolti e ponderare i rischi potenziali". In molte famiglie, i figli si fanno carico di ricevere le ricette per conto dei genitori, ma non tutti hanno questa possibilità. Inoltre, la dottoressa Nardo sottolinea l'importanza del contatto diretto tra medico e paziente, che rischia di essere ridotto dalla digitalizzazione delle prescrizioni.
Il dottor Diego Pavesio, medico a Moncalieri, avverte che la dematerializzazione delle ricette non deve essere estremizzata. Durante le visite domiciliari, ad esempio, è impensabile utilizzare un sistema completamente digitale. Inoltre, Pavesio sottolinea un problema ricorrente: gli specialisti ospedalieri spesso rimandano i pazienti ai medici di famiglia per la prescrizione di farmaci su ricetta dematerializzata, un compito che spetterebbe a loro. Questo fenomeno rischia di sovraccaricare ulteriormente i medici di base, già impegnati in una lotta quotidiana con la burocrazia.
Ricette mediche elettroniche
La transizione alle ricette elettroniche offre numerosi vantaggi, tra cui una maggiore tracciabilità dei farmaci, l'alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico e la riduzione degli spostamenti per i pazienti con terapie croniche. Filippo Anelli, presidente della FNOMCeO, riassume: "Tracciabilità del farmaco più semplice, alimentazione del Fascicolo sanitario elettronico, spostamenti limitati in caso di terapie croniche".
Tuttavia, emergono criticità legate all'implementazione del sistema. Assofarm ha evidenziato la necessità di norme chiare per garantire la stabilità del processo dispensativo del farmaco durante la transizione. "Il passaggio alla ricetta elettronica, previsto per il 1 gennaio di quest’anno dalla legge di Bilancio 2025, è un obiettivo da realizzarsi in tempi brevissimi, ma al tempo stesso dobbiamo assicurare la stabilità del processo dispensativo del farmaco nel lasso di tempo in cui c’è la prescrizione di legge ma non le regole tecniche per applicarla", afferma l'associazione.
La digitalizzazione delle ricette rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del sistema sanitario italiano. Tuttavia, per garantire che la tecnologia diventi un alleato e non un ostacolo, è fondamentale fornire supporto adeguato ai professionisti sanitari, sia in termini di formazione tecnica che di risorse. Solo attraverso un approccio equilibrato sarà possibile assicurare che la salute dei pazienti rimanga al centro dell'attenzione, sfruttando al meglio le opportunità offerte dall'innovazione digitale.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.