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Sanità
19 Dicembre 2024 - 10:56
La sanità italiana brilla: 4 chili di tumore rimossi grazie a una squadra d’oro a Rivoli!
Un intervento straordinario che dimostra l’importanza della sinergia tra reparti ospedalieri e della multidisciplinarietà nella cura dei pazienti. Questa è la storia di Alberto (nome di fantasia), un uomo di 52 anni che ha affrontato con successo la rimozione di un raro tumore renale di quasi quattro chili, grazie all’impegno e alla competenza dell’Asl To3.
Tutto è iniziato con un’ecografia al Pronto Soccorso di Pinerolo, dove Alberto si è recato a causa di un forte dolore al fianco e sangue nelle urine. Gli esami successivi hanno rivelato una voluminosa massa tumorale che occupava gran parte della cavità addominale destra, comprimendo gli organi circostanti. Trasferito all’ospedale di Rivoli, Alberto è stato sottoposto a un intervento complesso di nefrectomia radicale, che ha comportato l’asportazione del rene e del surrene.
L’operazione è stata condotta da un’équipe multidisciplinare composta da Salvatore Stancati, direttore dell’Urologia dell’Asl To3, Stefano Guercio, responsabile dell’Urologia di Pinerolo, e Mauro Garino, direttore della Chirurgia Generale dell’ospedale di Rivoli. Hanno collaborato anestesisti, infermieri e altri specialisti sotto la supervisione del Dipartimento di Chirurgia diretto da Andrea Muratore.
L'intervento chirurgico portato a termine con successo
Vista l’estensione della neoplasia e la sua stretta vicinanza con organi vitali e grandi vasi sanguigni, l’intervento è stato eseguito a cielo aperto. Dopo otto giorni di degenza, Alberto è stato dimesso nei tempi previsti e senza complicanze. A tre mesi dall’operazione, le analisi di controllo hanno confermato l’assenza di malattia e un ottimo stato di salute.
«Nei momenti difficili della diagnosi e poi dell’intervento – racconta Alberto – ho ricevuto un’assistenza sanitaria di altissimo livello, accompagnata da un’attenzione umana che è andata ben oltre le cure cliniche. Grazie alla comprensione e alla collaborazione del personale ospedaliero, ho potuto continuare a gestire, seppur parzialmente, la mia attività libero-professionale, evitando danni collaterali significativi».
Secondo Salvatore Stancati, direttore dell’Urologia dell’Asl To3, la diagnosi precoce è fondamentale per trattare tumori renali, spesso scoperti casualmente. Tuttavia, in casi avanzati come quello di Alberto, la collaborazione tra specialisti è essenziale per garantire il miglior esito possibile.
Franca Dall’Occo, direttore generale dell’Asl To3, ha sottolineato l’importanza delle sinergie tra i diversi reparti e ospedali dell’azienda sanitaria. In questo caso, la collaborazione tra le strutture di Pinerolo e Rivoli ha permesso di offrire ad Alberto cure di altissimo livello.
Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte, ha dichiarato: «La storia di Alberto dimostra quanto sia fondamentale la multidisciplinarietà e la condivisione di conoscenze per affrontare interventi complessi. Ringrazio tutti i professionisti che ogni giorno si impegnano per garantire una sanità pubblica eccellente».
L’intervento di Alberto non è solo un successo clinico, ma anche un esempio di come la sanità pubblica possa rispondere efficacemente a sfide complesse. Con investimenti, collaborazione e un approccio centrato sul paziente, l’Asl To3 si conferma un modello di eccellenza nel panorama sanitario italiano.
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