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Cibo: occhio agli additivi alimentari e anche ai grassi e agli oli

Cibo: occhio agli additivi alimentari e anche ai grassi e agli oli

dieta

Fare la spesa è un’azione quotidiana importantissima ma spesso la scelta degli alimenti viene compiuta in modo frettoloso non dedicando ad essa sufficiente attenzione. In altri casi invece si preferisce puntare sulla quantità più che sulla qualità. Quali sono gli aspetti da considerare quando andiamo a fare la spesa e perché? Innanzitutto è fondamentale informarsi ed essere consapevoli di ciò che si compra, soprattutto (ma non solo) quando si acquistano alimenti destinati ai bambini. Al supermercato leggere sempre con attenzione le etichette e preferire i prodotti che contengono meno additivi, perché sono più genuini. Gli additivi, che possono essere naturali o sintetici vengono aggiunti ai cibi per apportare determinate caratteristiche o prolungarne il tempo di conservazione. Gli additivi comprendono quindi coloranti, conservanti, antiossidanti, correttori di acidità, addensanti, emulsionanti, stabilizzanti anti-agglomeranti, aromi ecc… Seppure in linea di massima sicuri, gli additivi non sono esenti da rischi. Citerò solo un paio di esempi: alcuni coloranti rosso-arancio possono causare comportamenti iperattivi in bambini predisposti, altri additivi possono ridurre l’assimilazione della Vit B1. Ma quanti additivi mangiamo ogni anno insieme ai cibi? Si stima siano circa 5 kg!! Altro capitolo è quello dei grassi e degli oli. Controllare sull’etichetta che tipo di olio o grasso contiene un alimento è importante. Questo vale per i prodotti da forno in genere, siano essi crackers, biscotti, brioche, ecc.., ma anche per le salse pronte, per le creme spalmabili, i cibi precotti o i cibi pronti surgelati e non. Il fatto che molti cibi contengano oli o grassi vegetali non significa necessariamente che siano prodotti migliori. La margarina ad esempio andrebbe evitata per la possibile presenza di grassi idrogenati trans che inducono l’aumento dei livelli di colesterolo. Anche altri grassi vegetali come l’olio di palma (che è ampiamente usato nei prodotti industriali da forno) oppure l’olio di cocco contengono molti grassi saturi. Preferire sempre gli alimenti che contengono olio extravergine d’oliva, che apporta benefici alla salute ma controllate che non sia solo presente in minima quantità. Se questi prodotti non sono disponibili orientarsi su quelli all’olio di girasole. Moderare il consumo di prodotti preparati con il burro. Attenzione anche ai prodotti biologici, non fidatevi ciecamente ma leggete le etichette anche in questo caso. Il fatto che un prodotto sia biologico non ci garantisce che sia privo di additivi o che contenga gli oli più sani!! Fate attenzione anche alla quantità di frutta nelle bevande! Ce ne sono di innumerevoli marche, gusti e prezzo. In cosa differiscono? Il nettare di frutta, contrariamente a quanto evocherebbe il nome contiene in genere solo il 50% di frutta, il restante 50% è costituito da acqua e da zucchero! Un succo di frutta definito tale per legge deve invece contenere il 100% di frutta. In ogni caso fermatevi a leggere la lista degli ingredienti e l’etichetta prestando attenzione alla percentuale di frutta dichiarata. A questo discorso si collega quello degli zuccheri aggiunti nelle bevande. Scegliete sempre i succhi in cui viene specificato “senza zuccheri aggiunti” ma leggete comunque l’etichetta. Se tra gli ingredienti ritrovate lo sciroppo di glucosio, di fruttosio, di cereali, il maltosio, l’amido di mais sappiate che questi appartengono comunque alla famiglia degli zuccheri. Non tutti sanno infatti che il consumo abituale di bevande sembra essere associato al rischio di obesità! Può sembrare strano ma un bicchiere di bibita contiene circa due cucchiai di zucchero!! E’ importante esserne consapevoli! Infine quando acquistate frutta e verdura sappiate che è meglio acquistare prodotti locali e di stagione. Se infatti un prodotto arriva da lontano è stato sicuramente raccolto parecchi giorni prima e con il passare del tempo ha perso parte del suo contenuto vitaminico ed è quindi nutrizionalmente più scarso di un prodotto fresco. Buono a sapersi: la verdura congelata può essere una valida alternativa. Se poi vogliamo anche dare una mano all’ambiente scegliamo gli alimenti con meno imballaggio. Meno imballaggio significa minor consumo di risorse e minor produzione di rifiuti. Dott.ssa Veronica Borghi Biologa Nutrizionista Vicepresidente ABioN (Associazione Biologi Nutrizionisti) www.nutrizionistachivassotorino.com vb.nutrizionista@gmail.com cell.3335479387
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