Vi siete mai soffermati a considerare le caratteristiche delle vecchie costruzioni agricole presenti nel nostro territorio? Chi le vive o le ha vissute dice la nota frase: “d’inverno tengono il caldo e d’estate si sta freschi”. Si dice ancora: “una volta si costruiva meglio”. In realtà non è così. Oggi si costruisce molto meglio di una volta e si usano materiali migliori da ogni punto di vista. Ma c’è una cosa che di sicuro una volta facevano meglio, rispetto allo standard odierno: sapevano “progettare”. E utilizzavano i materiali giusti al posto giusto. Un elemento costruttivo fondamentale di un edificio è l’involucro, l’insieme, cioè, di tutte le parti che ci separano dall’ambiente esterno. Il muro perimetrale, tra tutti i componenti dell’involucro, è uno dei più importanti. La scelta dei componenti del muro perimetrale e di come esso si collega ai solai e alle fondazioni è importante per evitare problemi relativi alla formazione di ponti termici che provocano umidità e condensa superficiale all’interno. Nella ECO2house, il nostro modello di casa a risparmio energetico, la nostra scelta è per un involucro massivo, un muro pieno in calcestruzzo cellulare, nello specifico il blocco Thermo con cappotto Multipor della Ytong, per uno spessore totale di 50 cm., che è lo spessore sostanzialmente standard delle case di vecchia costruzione. La massa del muro permette al calore di non uscire ma anche di non entrare, garantendo così il massimo comfort interno. Ma il muro deve essere progettato anche in funzione della sua esposizione. Tutti possiamo notare come le vecchie cascine abbiano le finestre solo a sud, poche sui lati e quasi nessuna sul retro quasi sempre a nord,. Lo sfruttamento del calore solare è già empiricamente noto da tempo. Le finestre a sud permettono di incamerare il calore del sole di giorno scaldando la casa, mentre la mancanza di aperture a nord non permetteva al calore di uscire verso il lato freddo dell’edificio. Per contro la presenza di finestre a sud può provocare un surriscaldamento estivo per il forte irraggiamento dei vetri. In fase di progetto oggi si utilizzano schermature o frangisole per dare ombra alle finestre, proprio come nelle vecchie case si faceva con gli sporti del tetto e le tettoie. Ai nostri giorni l’ombreggiamento viene addirittura calcolato e studiato. Certi sistemi gestiti con la domotica permettono, in funzione della stagione, alle lamelle dei frangisole di muoversi con l’andamento del sole e quindi di permettere o meno l’entrata dei raggi all’interno degli ambienti. Il tetto e le finestre sono altri elementi fondamentali dell’involucro. Per questi due elementi sono da prediligere materiali naturali. Il tetto deve avere una struttura semplice in legno e la coibentazione deve essere in fibra di legno. Questo materiale permette un’ottima coibentazione ma soprattutto ha una caratteristica. Nella stagione estiva il calore impiega molte ore per entrare in casa, fino a sera quando la temperatura scende. D’inverno, al contrario, il calore non esce velocemente dalla casa verso l’esterno. Nelle finestre il telaio può essere di molti noti materiali, tra cui alluminio e pvc. Noi preferiamo il legno in quanto naturale. Oggi sono disponibili vetrate a tre vetri con due camere riempite di gas inerte, quale ad esempio l’argon. In conclusione, come abbiamo visto, l’involucro e la scelta ottimale di tutti i suoi elementi e dei materiali di cui sono composti, non è solo una questione di aspetto estetico della casa, ma è fondamentale per la buona vivibilità, il comfort interno della stessa, ed un consistente risparmio energetico. Gianni Izzo Architettura - Esperto Jr CasaClima Viale Matteotti 3/a - 10034 Chivasso (TO) tel/fax: 0119103657 posta@studioizzo.com facebook : gianni izzo architettura
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