E’ polemica sulla associazioni. Ad accendere la miccia, mercoledì sera, è stato il regolamento, nuovo di zecca, portato sul tavolo del consiglio comunale dal sindaco Oscarino Ferrero. Sarà normato l’utilizzo dei locali comunali, da via Asilo a Palazzo Bellono fino al Mulino di Cascine. D’ora in avanti, se le associazioni vorranno entrarci, dovranno presentare prima una richiesta scritta, dichiarare se si proponga o meno una festa aperta alla popolazione, aspettare quindi il verdetto del comune: se sarà concesso concedere il patrocinio, avranno logo e spazi gratuiti. Diversamente dovranno pagare. Di fatto cambierà poco o nulla se è vero come ha dichiarato Ferrero che non c’è da preoccuparsi. “Anche il pranzo del tesseramento degli anziani può essere considerato un evento per la collettività…” ha motivato il primo cittadino per dissipare i dubbi di Michelangelo Fiò, consigliere di minoranza e componente del direttivo de “I Meno Giovani”. Che è un po’ come dire che si deciderà di volta in volta, smussando un po’ di qua e un po’ di là, interpretando a piacere. I dubbi pertanto restano. Come si deciderà che un evento abbia “finalità sociale” o meno? E chi controllerà? Tutte domande che la minoranza, ed anche l’ex vicesindaco Valter Porrini, passato da tempo dall’altra parte della barricata, hanno espresso mercoledì sera. Scatenando anche un colorito dibattito che ha visto Porrini puntare il dito contro tutti. Ha attaccato le associazioni che organizzano pochi eventi ma godono di sedi e contributi. Ha attaccato, ancora di più, quelle che arrivano “da fuori” e godono di contributi persino più sostanziosi. L’Amministrazione Comunale che vive di fiori e piante, musica e mercatini…. “Questa è una presa in giro - s’è messo a polemizzare Porrini -. E ci sarà anche il gruppo anziani che propone più eventi di tutto il resto del canavese ma abbiamo associazioni che organizzano pochissime manifestazioni. Pensiamo ai Nocturna: 3mila euro e sede per uno spettacolo all’anno. Per non parlare di tutti i soldi dati a gente da fuori per organizzare dei mercatini. Perché il sindaco non ha chiesto alla Pro Loco di gestire i mercatini e invece li affida ad un ente esterno che fa pagare 15 euro di iscrizione? A Romano non esiste nessuna associazione che sia in grado di gestire il museo di Palazzo Bellono, di recente affidato ad una persona di Chivasso?”. Parole nel vuoto. La maggioranza ha risposto picche. E non ha nascosto di non nutrire una grande fiducia nelle associazioni romanesi. “Valter, se siamo arrivati a questo punto un motivo c’è…” ha cominciato a battibeccare Monica Ceron. “Te non abiti qua e non ci sei mai in paese” l’ha stoppato subito l’altro. “Perché tutto questo ambaradan - arriva al nocciolo della questione Porrini - quando sarebbe tutto molto più semplice. Vediamo i bilanci delle associazioni. Facciamoceli dare. Da mesi chiedo di visionare i documenti de Lo Spirito e la Mente e non mi sono stati ancora forniti”. La questione ormai è nota. Lo Spirito e la Mente di Gianpiero Lo Bianco, capogruppo di maggioranza (assente, toh guarda, al consiglio di mercoledì) ha goduto della sede gratuita all’ex scuola di Cascine. Organizzando corsi, con costi di iscrizione. E oggi, che Lo Bianco vuole disdire la convenzione chiede di rimborsargli 10mila euro di lavori eseguiti. Porrini vuole la sua testa. Da mesi ne chiede le dimissioni. Il problema è tutto qua. “Quello che mi meraviglia - spiega infatti Porrini - è che si cominci adesso a regolamentare il rapporto con le associazioni. Perché non l’hanno fatto prima? Il comune ha stanziato contributi all’acqua di rose, senza controllo. Il nostro geometra piange perché non ha soldi per aggiornare i sistemi informatici e poi a Lo Bianco tutto è concesso. E poi vengono stanziati altri 2mila euro per il 2017 per le giornate di scambi delle piante, anche in questo caso con un costo di iscrizione. Secondo me non è cambiato nulla, proprio nulla. Anzi, gli amministratori comunali di Romano ancora più in giro le persone. Non c’è una logica. Non c’è un senso. Se vogliamo gestire le cose con trasparenza allora io voglio i libri contabili di tutte le associazioni che usufruiscono di contributi pubblici o che utilizzano le sedi gratuitamente. E’ ora di finirla perché c’è gente che non arriva a fine mese e questa amministrazione getta migliaia di euro in fesserie”. Al regolamento Porrini ha votato contro. Più fiduciosa, la minoranza “Per un paese da vivere”: Stefano De Bei, Michelangelo Fià e Anna Marinaci si sono astenuti. “Non possiamo che essere d’accordo - ha annunciato Fiò - ma ci asteniamo perché ci aspettiamo di vedere i risultati”. Ci ha pensato Marinaci a mettere Ferrero sull’altolà: “a questo punto sappiate che chiederemo tutti i documenti e controlleremo”.
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