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TORINO. Confartigianato, aumenta il pessimismo delle imprese

TORINO. Confartigianato, aumenta il pessimismo delle imprese

Imprese

Peggiorano le previsioni dell'artigianato piemontese. La 92ª indagine congiunturale di Confartigianato rivela la crescita del saldo negativo, oggi al -25,13%, tra chi prevede l'aumento della produzione totale (1,27%) e chi teme diminuzioni (26,4%). L'1,27% prevede acquisizione di nuovi ordini (era l''1,58% nell'indagine precedente),il 25,13% un calo degli ordini totali. Più negativo anche il saldo (-8,68%) per le esportazioni. Nessuna azienda prevede di assumere manodopera specializzata.

L'indagine congiunturale di Confartigianato è stata condotta tra oltre 2.500 artigiani piemontesi. "Gli artigiani continuano a fare la loro parte - commenta Adelio Ferrari, vicepresidente vicario di Confartigianato Imprese Piemonte - ma hanno bisogno, come del resto le altre componenti del mondo produttivo piemontese, di misure concrete di supporto. Priorità imprescindibile per il rilancio della competitività del sistema è la riduzione delle incombenze burocratiche, non solo per semplificare la vita degli imprenditori, ma anche per recuperare risorse da destinare ad investimenti e sviluppo". Per il Piemonte, in particolare, la Confartigianato auspica che, nella nuova programmazione dei Fondi Europei 2014-2020 che prevede un miliardo di euro per il Fondo Europeo di sviluppo regionale ed un miliardo per il Fondo Sociale Europeo, vengano definite misure realmente fruibili da parte delle imprese artigiane".

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