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02 Ottobre 2014 - 15:39
La Corte di Cassazione ha annullato una parte della sentenza di condanna ai due aostani che il 3 dicembre 2011, a Torino (dove si erano recati in auto per acquistare della droga) travolsero una famiglia sulle strisce pedonali, uccidendo un bambino, Alessandro Sgrò, di 7 anni. Il giudizio quindi sarà rinviato ad altra sezione della Corte d'Appello di Torino. Erano stati inflitti 10 anni e 8 mesi di carcere al guidatore, Alessandro Cadeddu, e 9 anni e 6 mesi al passeggero, Francesco Grauso.
In particolare la suprema Corte, nei giorni scorsi, ha annullato la parte delle sentenza in cui la Corte d'Appello di Torino, nel luglio del 2013, proscioglieva i due aostani dalla contravvenzione per guida in stato di alterazione da stupefacenti ma tuttavia riteneva sussistere l'aggravante per omicidio colposo per aver condotto il veicolo sotto l'effetto di stupefacenti. Si tratta di "una contraddizione dal punto di vista giuridico", spiega l'avvocato difensore di Cadeddu, Lorenzo Trucco del foro di Torino.
Dopo aver travolto la famiglia in corso Peschiera, i due automobilisti andarono ad acquistare la droga da un fornitore e poi tornarono ad Aosta. Furono arrestati solo un mese e mezzo dopo dalla polizia municipale di Torino. La vettura, ancora ammaccata, era stata nascosta in garage da Grauso.
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