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02 Ottobre 2014 - 11:50
Sparò contro un'auto di rapinatori in fuga, a Ivrea nel 2007, e uccise una donna che era nella vettura. Per questo motivo un sovrintendente di polizia, Alessandro S., è sotto processo a Torino in corte d'assise d'appello: imputato inizialmente di omicidio, in primo grado fu condannato a un anno e quattro mesi per eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi. Oggi la procura generale ha chiesto la riduzione della pena a sei mesi di reclusione.
L'8 settembre del 2007 il vicesovrintendente (e non sovrintendente come appreso in un primo momento) intervenne a Ivrea per arrestare tre romeni che avevano appena compiuto una rapina. Contro l'auto che gli stava sfrecciando davanti, e che non si era fermata all'alt, sparò alcuni colpi con la Beretta Parabellum di ordinanza. Uno dei proiettili centrò Mariana Chisoi, 47 anni, seduta accanto al marito (che si trovava al volante), ferendola mortalmente.
Al processo, Alessandro S. è assistito dagli avvocati Stefano La Notte ed Enrico Scolari. "Bisogna dare atto alla difesa - commenta il legale di parte civile, Flavio Campagna - che ha lavorato molto bene. Questo per me è un caso in cui si potrebbe persino configurare l'omicidio volontario con dolo eventuale.
L'agente ha sparato da un metro di distanza, sul lato del passeggero, dove la vittima era piegata in avanti".
La sentenza è prevista per il 16 ottobre.
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