TORINO. Intesa Sanpaolo: Gros-Pietro, nuova governance nel 2016

Il progetto di riforma complessivo della governance di Intesa Sanpaolo non sarà pronto per l'assemblea degli azionisti del 2015 ma per quella del 2016. Lo ha detto il presidente del Consiglio di Gestione della banca, Gian Maria Gros-Pietro a margine della consegna delle borse di studio intitolate a Luigi Arcuti. "La revisione della governance - ha aggiunto Gros-Pietro - può avvenire in tre modi: dicendo che così com'è va benissimo, mantenendo il duale e non modificandolo oppure abbandonando il duale".

E' Crisci&Partners l'advisor che aiuterà Intesa Sanpaolo nella valutazione dei meccanismi di funzionamento degli attuali consigli. Lo ha reso noto Gian Maria Gros-Pietro, presidente del Consiglio di Gestione della banca.

"Si tratta di un advisor che non ha conflitti di interesse e altri tipi di incarichi in altre società - ha spiegato Gros-Pietro-. A loro abbiamo chiesto di esaminare l'autovalutazione che abbiamo fatto in autonomia e suggerirci come può essere migliorata. L'advisor non ha alcun mandato di occuparsi della governance. I tempi saranno molto rapidi. Nel giro di un mese, massimo sei settimane avremo delle risposte".

Arriveranno entro ottobre le risposte di Banca d'Italia sulle proposte di variazione dello Statuto, presentate da Intesa Sanpaolo. Lo ha detto il presidente di Consiglio di Gestione, Gian Maria Gros-Pietro.

"Sono delle proposte - ha spiegato - che riguardano adempimenti obbligatori e che quindi non richiedono l'approvazione dell'assemblea. Banca d'Italia ha 90 giorni per esaminare queste proposte e i giorni scadranno più o meno alla fine di ottobre. Se le variazioni saranno approvate si passerà agli interventi più importanti che richiedono una proposta all'assemblea e l'approvazione della stessa. Un lavoro che cominceremo a fare a novembre, lo faranno tutti e due i consigli ma soprattutto il Consiglio di Sorveglianza".