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TORINO. Il Piemonte chiede 40 mln per i danni provocati dalla pioggia

TORINO. Il Piemonte chiede 40 mln per i danni provocati dalla pioggia

Pioggia

La Regione Piemonte chiede 40 milioni allo Stato per i danni alle opere pubbliche causati dalle piogge sovrabbondanti dell'estate. La stima include quanto occorre alle Regione e alle Province piemontesi soprattutto per il ripristino della viabilità. I danneggiamenti subiti dai privati che saranno invece calcolati separatamente.

La richiesta di riconoscere la calamità naturale è stata rivolta nei giorni scorsi dal presidente Sergio Chiamparino al premier Matteo Renzi e al capo della Protezione Civile, Gabrielli.

"La richiesta del riconoscimento dello stato di calamità - afferma l'assessore a Protezione Civile e Difesa del Suolo, Alberto Valmaggia - deve ottenere un'immediata risposta. E occorre rivedere al più presto le regole generali con cui si fa tutela del territorio, anche perché tra pochi mesi celebreremo il triste ventennale dell'alluvione del 1994".

"Il Piemonte - aggiunge - non era impreparato, pur di fronte a eventi del tutto inconsueti. Siamo riusciti a evitare danni alle persone, alle abitazioni e alle opere pubbliche in misura ben maggiore di quanto sarebbe avvenuto se non disponessimo di una Protezione Civile e di un sistema di monitoraggio ambientale invidiabili in tutto il Paese. Ma lo sforzo della Regione da solo non basta".

L'Arpa del Piemonte ha classificato il luglio scorso come il più piovoso degli ultimi 60 anni, con una media pluviometrica doppia rispetto al periodo 1971-2000. E le temperature come le più rigide degli ultimi 57 anni. Agosto, fra frane, smottamenti e allagamenti, ha proseguito il trend negativo. Fra le zone più colpite figurano Comuni nelle province di Biella, Cuneo, Alessandria, e Torino.

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