TORINO. Salone del Libro. Picchioni timoniere fino al 2015
25 Luglio 2014 - 09:44
picchioni rolando (foto di archivio)
Dovranno accompagnare "adeguatamente" il ricambio gestionale della più importante buchmesse italiana e lavorare agli "impegnativi obiettivi" già in cantiere per il 2015. Rolando Picchioni ed Ernesto Ferrero sono stati confermati per un altro anno alla guida del Salone Internazionale del Libro di Torino, 340 mila visitatori nell'ultima edizione e all'orizzonte la collaborazione con Padiglione Italia per l'Expo 2015 e con la Germania, Paese ospite della prossima kermesse con la sua cultura e il suo peso economico e sociale. L'Assemblea dei Soci della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, che organizza l'evento librario, ha nominato oggi il nuovo Cda (in carica fino al 2017), riconfermando per un anno Picchioni alla presidenza. Una formalità, come la nomina a direttore editoriale del Salone anche per il 2015 di Ernesto Ferrero, che verrà ratificata dal nuovo cda nella sua prima riunione, prevista a inizio settembre. "Ringrazio l'Alto Comitato di Coordinamento, con il sindaco Piero Fassino e i presidenti Sergio Chiamparino e Alberto Avetta, gli assessori Antonella Parigi e Maurizio Braccialarghe e l'Assemblea dei Soci", si è limitato ad affermare Picchioni, ringraziando il cda uscente - che ha ratificato la posizione di Nicola Gallino, nominandolo direttore Stampa e Comunicazione della Fondazione e del Salone - e ha formulato gli auguri a quello nuovo. "Sono certo - ha detto Picchioni - che saprà accompagnare nel migliore dei modi la Fondazione nelle scelte di grande responsabilità che l'attendono". Confermati nel cda Maurizio Braccialarghe e Marco Polillo, in rappresentanza di Comune di Torino e Aie, le new entry sono l'ex direttore Comunicazione della Regione Piemonte, Roberto Moisio, in rappresentanza della Provincia di Torino, e Giulia Cogoli, per dieci anni direttrice del prestigioso Festival della Mente di Sarzana, per la Regione Piemonte. Nomine di peso, così come le conferme di Picchioni e di Ferrero, protagonisti del successo del Salone del Libro, che ora possono così proseguire il lavoro iniziato per allestire gli appuntamenti del 2015 del Salone. Una 'fabbrica' di cultura, che per Torino e il Piemonte vale 50 milioni di euro, crea 400 posti di lavoro e ha ricadute di oltre 4 milioni in pernottamenti, quasi 5 milioni in ristorazione, oltre un milione e mezzo in trasporti, quasi 2 milioni in shopping. E che, con la sua formula a metà strada tra la fiera e l'evento, ha saputo invertire la tendenza negativa della cultura: il 2013 ha registrato un -7% di consumi culturali, il Salone un +7% di visitatori, che nel 2014 sono aumentati di un altro 15%.
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