La talpa che scava nel massiccio dell'Ambin per studiare come è fatta la montagna dentro cui passerà la ferrovia Torino-Lione ad alta velocità è arrivata al primo chilometro di profondità (su un totale di 7,5). Un traguardo festeggiato da tecnici ed operai del cantiere di Chiomonte, in Valle di Susa, con un brindisi nella galleria, a tre anni esatti dal giorno in cui le forze dell'ordine allontanarono i manifestanti No Tav che avevano occupato l'area del cantiere. Nei prossimi giorni la fase preparatoria della Torino-Lione arriverà ad un'altra cifra tonda: 10 km complessivi di scavo, tra Italia e Francia. Oltre frontiera, infatti, sono stati già stati realizzati 8.800 metri nei tre cunicoli esplorativi. E a inizio 2015 è previsto l'inizio dei lavori per un altro tunnel "di ricognizione", lungo 9 km, tra due discenderie francesi, ma in asse e con lo stesso diametro di una delle due canne della maxi-galleria da 57 km (12 in territorio italiano, 45 in Francia) dell'opera definitiva. Il traguardo - spiega Maurizio Bufalini, direttore generale di Ltf, la società responsabile degli studi e della progettazione della sezione transfrontaliera della Torino-Lione - ci consente di fare i primi bilanci di numeri e di risultati. Nel nostro cantiere, con la firma del protocollo di legalità e l'adozione del certificato antimafia rilasciato dagli organi di pubblica sicurezza, abbiamo creato un passaggio storico nel modo di affrontare le forniture". Guai, però, ad allentare la guardia: Siamo soddisfatti - aggiunge Bufalini - ma vogliamo fare ancora di più perché qualche mela marcia può sempre cercare di intrufolarsi sotto mentite spoglie o in ruoli marginali". "I lavori procedono in modo spedito - fa notare Ltf - si avanza di 10 metri al giorno e si finirà lo scavo a fine 2015". Il movimento No Tav, al contrario, ritiene che i lavori stiano procedendo a rilento: "Lo scavo di Chiomonte avrebbe dovuto essere ultimato entro il 2013, - dicono gli oppositori - invece siamo appena ad un 13% dei 7,5 chilometri complessivi. Il ritmo è di 100 metri al mese e con questa velocità al 31 dicembre 2015 risulterebbe scavata solo metà galleria. Ed il contributo Ue non paga i lavori realizzati oltre tale data". Al cantiere di Chiomonte lavorano mediamente 140 persone - spiega Ltf - il 40% residenti in Valle di Susa, le imprese coinvolte a vario titolo sono 391 (45% della provincia di Torino).
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