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Con il carro funebre per protestare contro il "caro parcheggi"

Manifestazione contro i parcheggi a pagamento in centro città

Con il carro funebre per protestare contro il "caro parcheggi"

Con il carro funebre per protestare contro il "caro parcheggi"

A Chieri, il malcontento per i parcheggi a pagamento ha raggiunto livelli tali da spingere i cittadini a scendere in strada con un corteo singolare e provocatorio. Oggi, sabato 1 marzo, un carro funebre ha guidato la manifestazione "Parcheggi blu, Chieri non ci sta più!", organizzata dal "Comitato Centro Storico" e dalla "FMPI-Federazione Medie e Piccole Imprese". Questo gesto simbolico intende rappresentare la "morte" del parcheggio e, più in generale, del centro storico, un messaggio forte che ha trovato eco nei manifesti funebri appesi ai negozi chiusi durante la protesta.

Il corteo, composto da residenti e commercianti del centro storico, ha preso il via da Piazza Europa per dirigersi verso il municipio. Fischi, striscioni e cori di protesta hanno scandito il percorso, accompagnati dal ritmo di tamburi e percussioni. Nonostante l'amministrazione avesse già apportato dei correttivi alla regolamentazione dei parcheggi, entrata in vigore il 30 gennaio scorso, non tutte le categorie di cittadini hanno accolto con favore tali modifiche.

Il sindaco di Chieri, accolto da fischi e cori che intonavano "vergogna" e "dimissioni", ha accettato di incontrare una delegazione dei manifestanti nella sala consiliare.

Luca Pantanella, vicepresidente nazionale di FMPI, ha commentato: «Abbiamo presentato le preoccupazioni di commercianti e cittadini. Il sindaco è concorde nell'aprire un tavolo di confronto, ma non a congelare la situazione. Si proseguirà quindi con le scelte fino ad ora adottate. E per noi non è soddisfacente. Continueremo la nostra battaglia e la nostra protesta».

La protesta non si ferma qui. Eleonora Pepe, titolare della libreria Mondadori di via Vittorio Emanuele II e membro del "Comitato Centro Storico", ha annunciato: «Saremo presenti con un picchetto sotto l'arco di via Vittorio Emanuele II, dal 5 al 15 marzo, dalle 9 alle 18, dove faremo volantinaggio e continueremo a sensibilizzare sulla situazione. Vedremo poi a giugno, quando i commercianti presenteranno il registro dei corrispettivi, quale sarà l'effetto di questo esperimento dell'amministrazione sulla nostra pelle».

Il sindaco ha ribadito l'intenzione di continuare il dialogo: «Ritenevamo di aver già raggiunto un'apertura soddisfacente. La giornata di oggi ci ha mostrato che non è così e che ci sono delle altre istanze da ascoltare, che analizzeremo e prenderemo in considerazione, laddove ci sarà la sostenibilità economica. Su alcune richieste potremmo poi non essere d'accordo in termini politici. Per poter pensare ad altre modifiche abbiamo però bisogno, in particolare, dei dati che emergeranno, tra qualche mese, sull'utilizzo dei parcheggi».

La questione dei parcheggi a pagamento a Chieri è un tema che continua a suscitare dibattiti e divisioni. La manifestazione del 1° marzo è solo l'ultimo capitolo di una storia che vede cittadini e amministrazione comunale confrontarsi su un tema cruciale per la vivibilità del centro storico. La presenza di un carro funebre come simbolo della protesta è un segnale chiaro del livello di esasperazione raggiunto. Resta da vedere se il dialogo promesso dal sindaco porterà a soluzioni condivise o se la tensione continuerà a crescere.

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