Svolta nel processo 'Fonsai-bis': i principali imputati, tra cui Paolo Ligresti, saranno processati a Milano per competenza territoriale. Lo ha deciso il gup torinese Paola Boemio, che ha accolto le richieste avanzate in tal senso dalla difesa. La decisione potrebbe avere un effetto-domino anche sugli altri procedimenti riguardanti la compagnia assicuratrice torinese. Potrebbero dunque essere processati a Milano anche Salvatore e Jonella Ligresti. Il gup Boemio ha accolto l'eccezione di competenza territoriale presentata dall'avvocato Davide Sangiorgio, legale di Paolo Ligresti. Nell'eccezione in cui si richiedeva di trasferire il processo a Milano per questo motivo: la prima comunicazione sulla situazione di bilancio di Fonsai, il 28 marzo 2011, non partì da Torino, sede legale della società, ma qualche minuto prima da Milano, tramite il Nis, la piattaforma informatica della Borsa. E' dunque Milano ad avere la competenza territoriale su quel comunicato che, secondo l'accusa, turbò il mercato. La manipolazione del mercato è il reato più grave tra quelli contestati agli imputati dalla procura di Torino. L'altro è il falso in bilancio. La decisione del gup Boemio riguarda quattro imputati: Paolo Ligresti, i consulenti Fonsai Pier Giorgio Bedogni e Fulvio Gismondi, e la stessa società Fonsai. Nell' ambito del cosiddetto Fonsai bis restano a Torino solamente le cinque posizioni cui è contestato il falso in bilancio: quelle dei due ex revisori dei conti Ambrogio Virgilio e Riccardo Ottaviani, e dei tre sindaci Benito Marino, Marco Spadacini e Antonino D'Ambrosio. L'avvocato Sangiorgio si è detto "molto soddisfatto, perché è stata accolta la nostra impostazione". "Oggi sono state semplicemente applicate le regole processuali". Tuttavia la partita più importante dal punto di vista processuale si giocherà nelle prossime settimane. I legali di Salvatore e Jonella Ligresti e quelli dei tre top manager Emanuele Erbetta, Fausto Marchionni e Antonio Talarico, infatti, presenteranno nuove istanze affinché anche gli altri due procedimenti in corso a Torino vengano trasferiti a Milano. "Non vediamo motivi per cui un procedimento che si prevede lungo e complesso debba essere smembrato in più parti - ha detto l'avvocato Gianluigi Tizzoni, legale di Salvatore Ligresti -. Per ora siamo contenti della decisione. Finalmente un giudice riconosce la fondatezza delle nostre tesi". I legali hanno annunciato che nel frattempo chiederanno il rinvio della prossima udienza, fissata per il 10 aprile. "Come sostenevamo fin dall'inizio - ha precisato l'avvocato Sangiorgio, questo processo va fatto a Milano perché l'eventuale reato commesso avrebbe comunque avuto luogo nel capoluogo lombardo. Oggi sono state semplicemente applicate le regole processuali".
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