E' partita la 'fase 2' delle Sardine torinesi, che oggi si sono riunite al Teatro Erba per un incontro di riflessione pubblica fra i più composti In apertura un ricordo di Giulio Regeni, e fra un intervento e l'altro anche un coro spontaneo di 'Bella Ciao' partito dalla platea. Dopo il successo della piazza del dicembre scorso ora il movimento vuole approfondire il proprio ruolo, anche confrontandosi con una serie di esperti che sono stati chiamati a parlare per dare il loro contributo. In particolare in vista dell'appuntamento elettorale del 2021, quando la città sarà chiamata a eleggere il successore di Chiara Appendino. "A Torino si voterà tra circa un anno per le elezioni comunali - ha ricordato infatti dal palco il portavoce delle Sardine locali, Mattia Angeleri - e da qui oggi cominciamo a valutare se e come essere presenti e partecipare". "Mi auguro - lo aveva invece in qualche modo anticipato il giurista Gustavo Zagrebelsky parlando con i giornalisti prima dell'inizio della maratona oratoria - che le Sardine non sentano il richiamo partitico. Oggi mi sembra da escludere, ma il rischio sta nel fatto che questi movimenti si corrompono, si spengono, ne abbiamo avuto vari esempi". "Quando qualche esponente di questi movimenti pensa di candidarsi alle elezioni - ha chiarito Zagrebelsky - quello è il momento in cui perde la propria identità. Mi auguro che questo gruppo crei una consapevolezza civica, civile, da cittadini, poi ciascuna Sardina si orienterà come riterrà". Un incoraggiamento a farsi avanti è arrivato viceversa da suor Giuliana Galli, da decenni fra i protagonisti della vita sociale ed economica di Torino. "Questi ragazzi - ha rimarcato la religiosa parlando con i giornalisti - hanno risvegliato dall'inerzia una società che dormicchiava, che mugugnava, che era rancorosa. Vedranno loro cosa fare, perché se vogliono essere un corpo intermedio a un certo punto dovranno darsi una forma, trovarsi una identità e diventare una forza coesa. Credo daranno alla società un grande apporto". Sul palco si sono alternate personalità molto diverse, dall'allenatore Mauro Berruto all'esperto di new media Federico Bottino, dalla giornalista Karima Moual all'esponente di Fridays for Future Sara Diena. C'era anche Margherita Fumero, attrice teatrale e televisiva. "Sono qui - ha detto - perché sono una sessantottina e rivedo in voi la stessa voglia di cambiare il mondo che avevamo noi: vi passiamo il testimone, portate avanti la nostra lotta". Zagrebelsky, che nel suo intervento ha spaziato dall'attualità alla storia facendo anche un parallelo fra il citofono suonato da Matteo Salvini e la Notte dei Cristalli, ha affermato che l'invito gli ha fatto scoprire la Sardina che è in lui. "Le Sardine - ha detto, molto applaudito - non invecchiano mai".
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