Dal sogno di un secondo mandato da sindaca di Torino alla cruda realtà dei numeri. Dalla maggioranza a cinque stelle che sostiene Chiara Appendino in consiglio comunale si è staccato un altro pezzo. Aldo Curatella, grillino della prima ora, ha annunciato il passaggio al gruppo misto: "Il Movimento non era questo e io non posso più restare in un contenitore che di originario ne ha solo l'intestazione", dice. E' il terzo dopo Deborah Montalbano (2018) e Marina Pollicino (2019). I voti a cinque stelle in Sala Rossa, che nel 2016 erano 25 su 41, ora sono ridotti a 22 contando anche la sindaca. Il Movimento assicura che "la maggioranza resta solida" ma, al di là del pallottoliere, non è un mistero che tra i pentastellati torinesi ci siano ancora delle anime non sempre pronte ad allinearsi. Una è quella di Maura Paoli, la quale ammette che "molti valori stanno crollando" e biasima Curatella solo perché "chi lascia indebolisce chi cerca di tenere la barra dritta". Dopo un tratto di strada tra i fedelissimi della sindaca (c'è chi lo definì "uno dei Cavalieri della Regina") il consigliere aveva cominciato a manifestare sintomi di insofferenza. C'erano state le critiche verso l'allora assessore all'innovazione Paola Pisano (ora ministro) per la gestione dell'anagrafe, poi la battaglia contro il 5G e, infine, l'attacco al cosiddetto 'tavolo di pianificazione civica', definito una struttura "parallela alle istituzioni che decide quali sono i cittadini e i comitati da favorire in base alla contiguità politica". Curatella è scaricato dai Cinque Stelle. In rete viene fatto impietosamente circolare lo screenshot di un suo post del 2018 in cui affermava che Montalbano, anziché traslocare nel gruppo misto, avrebbe dovuto dimettersi "nel rispetto dell'impegno etico firmato prima del voto". "Adesso si dimetta lui", è il mantra. Il parlamentare Davide Serritelli lo definisce "un adolescente ribelle", la consigliera Viviana Ferrero dice di non essere mai riuscita a considerarlo "un collega", Fabio Versaci ironizza al suo indirizzo: "Tutti statisti mancati ...". Le opposizioni intanto partono all'attacco. Stefano Lo Russo, capogruppo dei Dem, chiede "quanto prima" le elezioni anticipate, Osvaldo Napoli (Fi) parla di "clima di dissoluzione" e Fabrizio Ricca (Lega) afferma che la Appendino deve fare "un passo indietro" per evitare "una situazione sempre più ingessata e claudicante".
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