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TORINO. Altan rivede vignetta Berlusconi: poteva andare peggio

TORINO. Altan rivede vignetta Berlusconi: poteva andare peggio
E' forse la sua vignetta più famosa. Risale al 1994, quando vinse Berlusconi. Uno dice 'Poteva andare peggio'. L'altro risponde secco 'No'. Altan l'ha rivista. E' diventata: 'Poteva andare peggio. Sì'. Il grande disegnatore ne parla a Torino, dove viene presentato al Tff in anteprima, nella sezione Festa Mobile, il docufilm 'Mi chiamo Altan e faccio vignette' di Stefano Consiglio. Il suo legame con Torino e con il Festival è storico perché c'è il Premio Cipputi che da 25 anni è uno dei riconoscimenti più rappresentativi. E Consiglio lo ha ricevuto nel 2002 e ha conosciuto Altan proprio in quell'occasione.  Nel film, che ritrae la sfera privata del disegnatore di Aquileia, da sempre poco propenso a raccontarsi pubblicamente, grandi attori in carne ossa, come Stefania Sandrelli, Angela Finocchiaro e Paolo Rossi, interpretano i protagonisti delle vignette. "Un'operazione difficile che mi ha creato un po' di ansia perché i suoi personaggi erano perfetti. L'idea è piaciuta ad Altan che ha apprezzato anche la scelta degli attori. Cipputi non c'è, non era possibile metterlo in scena. E' talmente vero che rifarlo sarebbe stata una diminuzione", spiega Consiglio che ha scelto Altan perché "è un grande genio italiano".  Un film girato nell'arco di un anno e mezzo con grandi pause. Il disegnatore, padre anche di Pimpa, è soddisfatto del risultato finale anche se non è stato facile lasciare che si parlasse di lui. "Ho detto sì, poi mi sono pentito, ma ormai avevo dato la mia parola. Mi è piaciuto il racconto che sta molto bene in piedi, a prescindere dall'attore", afferma.  Sulla satira Altan non è pessimista: "E' un sistema per creare dei dubbi In questo momento c'è molto umorismo involontario da parte di quelli che dovrebbero essere oggetto di satira. Questo complica un po' le cose. Se la funzione della satira è creare dubbi c'è ancora spazio". "Qualche speranza per il Paese? non la vedo ma ci deve essere per forza", afferma.
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