Contattavano le loro vittime, anziani ultrasettantenni, spacciandosi per amici in difficoltà o in alcuni casi per i figli. Le convincevano di avere bisogno di soldi e gioielli e, una volta messe le mani sul malloppo, sparivano. Due donne, polacche di origini Rom, senza fissa dimora in Italia, sono state arrestate dalla polizia, a Torino, in due distinti episodi. In manette, nel primo caso, è finita S.R., già processata per direttissima e condannata a due anni di reclusione. Aveva convinto una anziana donna a farsi consegnare denaro e oro necessario ad evitare gravi sanzioni penali per avere investito una gestante. Gli agenti della squadra mobile l'hanno fermata mentre si allontanava dalla casa dell'anziana vittima con un bottino di 30 mila euro. La sorella era già stata arrestata per gli stessi reati a gennaio. Nel secondo caso, gli agenti hanno fermato M.C.: aveva convinto la vittima di turno a farsi consegnare tutti i suoi averi per far fronte ad un fantomatico debito con la banca. Utilizzavano la tecnica del falso incidente stradale, invece, i due cittadini italiani di 22 e 40 anni fermati poco prima di dileguarsi dopo avere spillato all'anziano di turno 200 euro. A casa di uno dei truffatori, la polizia ha sequestrato 1.350 euro in contanti, probabile provento di altre truffe. Gli arresti, tutti eseguiti nell'ultima settimana, sono l'esito delle attività poste in essere dalla Questura di Torino per contrastare i reati predatori ai danni di persone anziane. Grazie al lavoro congiunto delle volanti e della squadra mobile, nel 2018 sono state 200 le truffe segnalate, un dato in calo rispetto agli anni precedenti. Tra i consigli forniti dalla Questura c'è quello di "denunciare sempre il furto o la truffa", anche quelli tentati, per consentire l'individuazione dei responsabili. "Per qualunque problema, o per chiarire qualsiasi dubbio, non esitate a chiamare il 112", ricordano i dirigenti della Squadra Mobile, Marco Martino, e dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, Luigi Mitola. Resta attivo il servizio ricezione denunce a domicilio. La questura di Torino è una delle poche, in Italia, ad offrirlo. Lo scorso anno sono stati 500 gli anziani che ne hanno fatto ricorso.(
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