Dopo mesi di siccità e incendi, piogge e nevicate nelle ultime 48 ore hanno allentato la grande sete del nord. La perturbazione di inizio aprile ha fatto tornare invernali i paesaggi su montagne già brulle: oltre un metro di neve è caduto in Valle d'Aosta e sul nord del Piemonte, passi alpini chiusi tra il Veneto e il Trentino, imbiancate le valli lombarde. La portata di fiumi e laghi ha recuperato un po' dai record negativi storici accumulati nel primo trimestre del 2019: in metà Piemonte, ad esempio, le riserve idriche a fine marzo erano le più basse da 50 anni. Sono così salve le semine invernali nei campi agricoli del nord. Ma non basteranno le precipitazioni di questi giorni: "Solo se pioverà per una decina di giorni la situazione potrebbe migliorare, anche se di poco", sostiene Massimo Gargano, direttore generale di Anbi (associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue). "Ipotizzo - prevede - una stagione dove un successo sarà governare e distribuire il disagio". Se lo spettro della siccità per la prossima estate resta, quantomeno al nord, a meno di una primavera eccezionalmente piovosa, disagi ne ha portati anche il ritorno del maltempo: molti gli interventi per alberi e rami spezzati dal peso della neve. Nel nord del Piemonte dalla scorsa notte fino a domani mattina è chiusa la ferrovia Domodossola-Locarno, che collega con la Svizzera; interrotte e poi riaperte due strade statali, nel Verbano-Cusio-Ossola, dove il pericolo di valanghe è 'forte' (grado 4 sulla scala europea di rischio che arriva fino a 5). Una grandinata nel tardo pomeriggio si è abbattuta sulla cintura ovest di Torino, mentre nel capoluogo piemontese per ore è caduta una pioggia battente Nel nord est italiano, imbiancata Cortina d'Ampezzo, chiusi per precauzione, per il rischio di valanghe, i passi dolomitici Fedaia, Pordoi e Rolle; acqua alta a Venezia. Su una 'pista nera' a Plan de Corones (Bolzano) il guidatore di un gatto delle nevi ha trovato il corpo di una sciatore, finito contro un albero. In Toscana, i problemi li hanno causati gli allagamenti, in particolare nella Lunigiana, dove alcune scuole sono state evacuate. Ad Aulla (Massa Carrara) è stato invaso dall'acqua un asilo aperto un anno fa: il personale ha chiamato i genitori affinché riportassero a casa i bambini. Allagamenti anche nella provincia di la Spezia, dove un bimbo di 5 anni e il padre sono stati salvati da poliziotti in un sottopasso invaso dall'acqua piovana. In Emilia-Romagna l'allerta è scattata per il vento nell'interno e sulla costa, con raffiche fino a 74 kmh. In Liguria l'allerta per il vento, fino a questa sera, ha risparmiato solo il Ponente. Nella serata la perturbazione ha raggiunto le regioni meridionali portando venti forti e temporali, in particolare sulla Campania. La Protezione Civile ha emesso una allerta meteo per precipitazioni diffuse, localmente anche molto intense. Attesi venti di burrasca su Puglia, Basilicata e Calabria.
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