L'Egizio di Torino fa scuola e diventa capofila di un progetto europeo per il rilancio niente meno che del Museo Egizio del Cairo. Insieme ad altre prestigiose realtà museali europee, tra cui Louvre e British Museum, ripenserà il sito che - con 136 mila oggetti in mostra - ospita la più completa collezione al mondo di reperti archeologici dell'Antico Egitto. Un progetto "di alto valore scientifico e culturale", spiega il direttore dell'Egizio torinese, Christian Greco, che "per la prima volta mette in totale condivisione il 'sapere' delle rispettive collezioni". Forte del nuovo allestimento, inaugurato nel 2015 dopo cinque anni di lavoro e un investimento di 50 milioni di euro, l'esposizione torinese si conferma vero e proprio punto di riferimento. Finanziato dall'Unione Europea con fondi per 3,1 milioni di euro, il progetto avrà una durata di tre anni. "Svilupperemo un masterplan - spiega Greco - volto al ripensamento del sito nella sua totalità, questa è la nostra grande sfida". La prima fase del progetto si concentrerà sulla revisione delle gallerie d'ingresso e sulla rivisitazione delle sale destinate al corredo delle Tombe Reali di Tanis, ma l'obiettivo è quello di "reinterpretare il ruolo stesso del Museo Egizio del Cairo - prosegue Greco - In primis all'interno della società e nella sua funzione educativa per i giovani egiziani ma, soprattutto, nella strategia di ricerca, anche nell'ottica di ricollegare i magnifici monumenti ospitati al suo interno con il territorio". Al primo posto nel 2017, secondo TripAdvisor, tra i musei più apprezzati in Italia, con ricadute economiche per il territorio pari a 187 milioni di euro l'anno, l'Egizio riporta Torino nel cuore dell'Egitto "per vivere una esperienza di collaborazione scientifica e professionale - sottolinea la presidente del museo, Evelina Christillin - nel Paese che ci ha consentito di essere quello che siamo e a cui tutto dobbiamo". "E' un grande privilegio intervenire su quella che per ogni egittologo rappresenta la culla dell'egittologia, il museo in cui è possibile trovare le più importanti collezioni al mondo. Mettendo a fattor comune esperienze e conoscenze - conclude - prende forma una sorta di museo egizio impossibile, frutto del bagaglio intangibile che ciascuno di noi porta con sé in questa operazione".
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