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TORINO. Primarie del Pd, per il nuovo segretario sono tre i candidati

TORINO. Primarie del Pd, per il nuovo segretario sono tre i candidati
Domenica in Piemonte ci saranno le primarie per la scelta del nuovo segretario regionale del Pd, posto rimasto vacante dalle dimissioni di Davide Gariglio, oggi parlamentare, all'indomani delle politiche del 4 marzo. Si vota nel Comune di residenza dalle 8 alle 20, con un contributo di due euro per i non iscritti al partito. Possono votare tutti i cittadini che si riconoscono nella proposta politica del Partito Democratico. Per esprimere la preferenza è necessario esibire documento di identità e tessera elettorale. I candidati che si contenderanno la guida del partito sono: Mauro Marino, Paolo Furia e Monica Canalis. Tutti sono sì Tav, come il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino che il vincitore dovrà sostenere nella non facile campagna elettorale per la rielezione. Marino è parlamentare e politico di lungo corso. Furia, biellese di 31 anni, predica la "ricostruzione" come "contrario di rottamazione". Canalis si autodefinisce come "la vera novità nello scontro già visto fra renziani e orlandiani". Su nessuno dei candidati si è pubblicamente sbilanciato Chiamparino, il quale ai giornalisti che gli chiedevano quale                 fosse la sua scelta ha spiegato di non potersi pronunciare a causa del suo ruolo. Ma se il riformista Marino conta sull'appoggio di una larga parte dell'establishment dem e spiega di rappresentare una "candidatura ulivista nel segno dell'unità", Furia è sostenuto da un assessore forte della Giunta della Chiamparino come Gianna Pentenero e ha avuto l'endorsement del presidente del Consiglio regionale Piemontese, Nino Boeti, per il quale visti i tempi che corrono "c'è bisogno di un segretario a tempo pieno". Furia, spiega invece Pentenero, è "espressione di una condizione che accomuna molti giovani, che viene messa a disposizione della politica per aprire una stagione nuova". In questo contesto Canalis è un po' l'outsider. "La mia - ha spiegato l'interessata - è la candidatura per chi non si sente rappresentato dagli attuali assetti di potere e dalla guerra tra correnti, per chi si è allontanato dal Pd ma tornerebbe se trovasse un partito più aperto". Il suo mondo di riferimento è il terzo settore: oltre ad avere guidato la Scuola di Formazione politica del Pd piemontese, ha esperienza nella cooperazione internazionale, e ha lavorato nel Sermig e in Banca Prossima.
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