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TORINO. Hag e Splendid all'estero, chiude lo stabilimento

TORINO. Hag e Splendid all'estero, chiude lo stabilimento
Chiude lo stabilimento del caffè Hag, il decaffeinato per antonomasia, e Splendid. Due marchi storici, prodotti nello stabilimento di Andezeno, vicino a Torino, lasceranno all'inizio del prossimo anno l'Italia. La multinazionale Jde, che li ha acquisiti nel 2015 da Mondelez, azienda leader degli snack, ha deciso di portare la produzione all'estero, ma non ha precisato in quale dei 14 stabilimenti che possiede in Europa. "Un nuovo caso di delocalizzazione sul quale chiediamo l'intervento immediato della Regione e se servirà quello del governo. L'azienda per ora non ha lasciato alcuno spiraglio, ma faremo di tutto", spiega Denis Vayr, segretario generale della Flai Cgil Torino. La notizia viene data dall'azienda ai sindacati convocati a Milano per comunicazioni sullo stabilimento. E' una doccia fredda per i 57 lavoratori, per i quali viene aperta subito la procedura di licenziamento collettivo. Scatta lo sciopero immediato con presidio permanente davanti alla fabbrica. Giovedì ci sarà l'assemblea in cui saranno decise nuove iniziative, tra le quali potrebbe esserci il blocco delle merci. "Non riusciamo a capacitarci, non ci credo ancora. Fino a 24 ore fa non c'era alcun segnale, si parlava di investimenti. Abbiamo una bambina di dodici anni, è il suo futuro che mi preoccupa" spiega Renato Grieco, 45 anni, che dal 1997 è entrato in questa fabbrica con la moglie Claudia Caltran, 40 anni. Fino a una decina di anni fa nello stabilimento italiano alle porte di Torino si producevano 18.500 tonnellate di caffè. Addirittura prima di cederla erano state raggiunte le 23.000 tonnellate. Mondelez che inizialmente aveva mantenuto il 49% è poi scesa progressivamente al 30%. "Negli ultimi anni - spiega l'azienda che ha sede ad Amsterdam - la domanda di caffè tostato e macinato ha continuato a calare in tutta Europa, a causa dello spostamento delle preferenze di tanti consumatori verso i nuovi e più pratici formati a capsule e cialde. Questo elemento ha creato problemi di sovraccapacità all'interno del network produttivo europeo relativo al caffè tostato e macinato di Jde". I sindacati considerano la scelta di chiudere il sito di Andezeno "scellerata". "Chiediamo l'immediato ritiro dell'apertura della procedura di licenziamento collettivo e di riaprire un tavolo sindacale per trovare soluzioni e risposte che prevedano il mantenimento dell'occupazione", afferma Manuela Vendola della Uila. L'assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, chiede il ritiro dei licenziamenti e annuncia la convocazione di un tavolo regionale.
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