Una nuova protesta contro la legge regionale piemontese sul gioco d'azzardo, a tutela dei ludopatici, cioè i giocatori d'azzardo compulsivi, é stata organizzata questa mattina a Torino dalla Fisascat-Cisl, (Federazione degli addetti ai servizi commerciali affini e del turismo). Decine di persone che lavorano nell'ambito del gioco legale hanno tenuto un presidio davanti a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, che ha riaperto questa mattina i lavori in aula dopo la pausa estiva. "I provvedimenti per la limitazione degli abusi e il contrasto delle patologie - hanno detto i manifestanti - devono essere realizzati con rigore ma anche con buon senso. Il sacrificio delle realtà imprenditoriali che garantiscono presidi di legalità e buona occupazione rappresenta un danno per i dipendenti, ma anche per la collettività perché apre spazio al proliferare di offerte illegali e incontrollabili, rischiando di generare un far west nel settore. La legge va rivista, noi siamo pronti al confronto". I manifestanti oggi in presidio davanti al Consiglio regionale del Piemonte contro la legge che a tutela dei giocatori d'azzardo impone limiti più restrittivi rispetto alla norma nazionale, hanno ottenuto un'audizione a Palazzo Lascaris. Alcuni consiglieri regionali, con l'assessora al Lavoro Gianna Pentenero, hanno stabilito infatti di rivedere i sindacati in un successivo incontro, mentre le associazioni di settore hanno nuovamente chiesto un tavolo di confronto dove proporre nuove soluzioni al problema della ludopatia. "Siamo soddisfatti, il livello di attenzione del Consiglio regionale si è alzato - commenta Luciano Rossi, consigliere di Astro - i sindacati porteranno avanti le istanze per scongiurare la crisi occupazionale. Auspichiamo che il Consiglio valuti la sospensione della legge in attesa di nuove modifiche". Il consigliere regionale Luca Cassiani (Pd), ha già presentato alcuni emendamenti all'attuale legge regionale. La principale novità prevista è che le distanze di sicurezza degli esercizi che ospitano slot machine dai luoghi sensibili come le scuole si applicherebbero solo alle nuove aperture e non riguarderebbe più le attività già esistenti.
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