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TORINO. Finpiemonte: Corte Conti, gravi dubbi su progetto banca

TORINO. Finpiemonte: Corte Conti, gravi dubbi su progetto banca
La Corte dei Conti del Piemonte esprime "gravi perplessità" sulla scelta strategica della Regione di trasformare Finpiemonte in banca, "in quanto non supportata da una serie valutazione di fattibilità in presenza di una organizzazione imprenditoriale non adeguata". Lo si legge nel giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Piemonte per l'esercizio finanziario 2017, approvato questa mattina. "La scelta - sottolinea la Corte dei Conti - risulta abbandonata a distanza di soli due anni e ciò proprio per le difficoltà incontrate dalla società in house di Regione Piemonte a ricoprire il nuovo ruolo". "Al di là della fragilità che il progetto iniziale poteva avere - ha ribattuto in aula il presidente della Giunta regionale, Sergio Chiamparino - è accaduto anche un fatto del tutto esogeno che ha pesato non poco (l'ammanco di sei milioni che ha portato all'arresto dell'ex presidente Fabrizio Gatti, ndr). Nessun ente di controllo però, e non mi riferisco certo alla magistratura, aveva mai segnalato la presenza di problemi". "Stiamo andando avanti con la riduzione delle partecipate - ha aggiunto Chiamparino - pur con tutte le difficoltà del processo e con più lentezza di quanto vorrei. Proprio questo pomeriggio la Giunta regionale approverà una delibera per l'integrazione delle due Finpiemonte, perché in settembre si proceda all'unificazione". "Se il legislatore nazionale - ha detto ancora Chiamparino - vuole davvero il riordino delle partecipate, con una valorizzazione e non una svalorizzazione del patrimonio pubblico, sarà però necessario rivedere alcune norme".
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