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TORINO. Grimaldi: "Food delivery non dica che fa beneficienza"

"Le aziende di food delivery che non hanno pagato l'Irap 2017 lo spiegano come un normale avviamento. Se è così il prossimo anno pagheranno e non avranno timori dei controlli". Così il capogruppo di Sel in Regione Piemonte, Marco Grimaldi, che su questo ha interrogato ieri la Giunta regionale. "Si tratta di un mercato - rimarca Grimaldi - che in Italia supererebbe i 3 miliardi di euro. Ma due fra le maggiori aziende del settore nel 2017 hanno dichiarato un valore di produzione negativo, nonostante un aumento del giro d'affari, e così non hanno pagato un euro di Irap. Potrebbero fare 'profit shifting' o altre pratiche volte a erodere l'imponibile per non pagare le tasse in Italia, spostando gli utili verso l'azienda madre, con sede dove vige il regime fiscale più vantaggioso". "Per Deliveroo - aggiunge - la spiegazione data è che ci sarebbe stato un investimento da parte della società inglese capogruppo. Ciò perché nel Regno Unito il mercato è maturo e l'azienda investe nei mercati in crescita. Foodora dichiara invece che dai bilanci emerge come i costi più alti siano i 'costi del servizio', all'interno dei quali sono inclusi i compensi dei rider. Inoltre sottolinea di 'avere contribuito a generare profitto per i propri ristoranti partner, che hanno visto crescere il fatturato a doppia cifra'. Ma per favore, non ci si racconti che lo scopo sociale sia fare beneficenza ai ristoranti partner, o peggio a lavoratori senza diritti".
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