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TORINO. Una cittadella alla Falchera: lo sport riqualifica la periferia

TORINO.  Una cittadella alla Falchera: lo sport riqualifica la periferia

impianto sportivo

Passa attraverso lo sport la riqualificazione della Falchera, quartiere alla periferia nord di Torino. La Città ha affidato alla onlus Nazionale Italiana dell'Amicizia la realizzazione in via degli Ulivi di una vera e propria cittadella dello sport, con campi da calcio, a cinque e a undici, ,campi da tennis, bocce, basket e volley. Il progetto prevede anche una palestra con centro fisioterapico, un bar-ristorante, aree ricreative. "Per un quartiere complesso ma orgoglioso di quello che è, come Falchera, questo è un progetto di cui essere fieri, non solo di riqualificazione fisica ma anche esempio di cosa vuol dire essere comunità solidale. Un progetto inclusivo e contagioso", osserva la sindaca Chiara Appendino. L'incasso delle attività sarà infatti utilizzato per progetti solidali; prevista anche l'assunzione di disoccupati e l'utilizzo di cantieri scuola per insegnare un mestiere ai ragazzi. "Un segnale importante per il quartiere", osserva l'assessore allo Sport, Roberto Finardi. "Si è risolto un nodo doloroso portando al quartiere e alla città un grande valore aggiunto", commenta Carlotta Salerno, presidente della Circoscrizione 6. L'impianto sarà intitolato a Bea, la 'bimba di pietra' scomparsa nei mesi scorsi, e alla mamma Stefania, vittima di tumore.
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