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21 Marzo 2018 - 11:55
Hanno deciso Libero Farinelli e Francesco Bernini, membri della Giunta
SALUGGIA. Il 15 dicembre 2017 il Consiglio comunale ha approvato - dopo un lungo dibattito fra maggioranza e minoranza durato fino a tarda notte - il bilancio di previsione per l’esercizio 2018.
Appena il tempo di mangiare il panettone, ed ecco che il 5 gennaio gli assessori Libero Farinelli e Francesco Bernini si riuniscono con la responsabile dell’area tecnica, Ombretta Perolio, e concordano variazioni al bilancio - appena approvato - per 90 mila euro: 24 mila per “adeguamento campo sportivo” (un’esigenza venuta fuori tra Natale e Santo Stefano, evidentemente), 21.500 per “incarichi professionali” (che a dicembre non erano stati programmati), 16 mila per “realizzazione ambulatorio medico a Sant’Antonino” (ma come, nel 2017 hanno fatto il diavolo a quattro per sbattere fuori la Pro Loco dal Polivalente e poi si son dimenticati di inserire la voce a bilancio?), 4500 euro di armadi per archivio nel “palazzo Comune vecchio” (per scartoffie saltate fuori la notte di San Silvestro), e via variando. Il 10 gennaio la Giunta si riunisce e, d’urgenza, delibera la variazione.
Il parere del revisore
Come tutte le variazioni al bilancio, anche questa va inviata - prima del passaggio in Consiglio - al revisore dei conti. Che esprime parere favorevole, ma evidenzia che “le variazioni di bilancio possono essere adottate dall’organo esecutivo (dalla Giunta, ndr) in via d’urgenza opportunamente motivate, salvo ratifica, a pena di decadenza, da parte dell’organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti. Nell’elenco delle spese ci sono interventi relativi ad acquisto armadi per archivio, realizzazione ambulatorio medico, adeguamento campo sportivo, ma non sono espressamente indicate le ragioni d’urgenza poste a fondamento di tali variazioni.
Variazioni che quindi avrebbero potuto essere assunte in modo ordinario con la convocazione di un Consiglio comunale”. Suggerisce quindi a sindaco, Giunta e Segretario comunale di “prestare maggiore attenzione alle variazioni d’urgenza, in quanto l’assenza di qualunque indicazione circa la sussistenza e la portata delle ragioni di urgenza integra un’ipotesi di violazione del disposto normativo; dette motivazioni infatti devono fare riferimento anche al contenuto dispositivo dell’atto, e non solo all’iter procedurale previsto per la sua adozione”.
Nella fretta del momento
La delibera arriva in Consiglio, per la ratifica, il 5 marzo. Il gruppo di minoranza “Un’altra Saluggia è possibile” fa notare un’errata imputazione di spesa (e a verbale viene scritto che “la codifica individuata nella fretta del momento verrà corretta in sede di assestamento del bilancio”), e poi legge la propria dichiarazione di voto.
«Questa variazione - ha affermato il capogruppo Emanuele Pedrazzini - è stata assunta dalla Giunta dopo sole tre settimane dal bilancio di previsione approvato dal Consiglio comunale il 15 dicembre scorso, su cui noi avevamo espresso molte perplessità e sul quale c’eravamo astenuti, esclusivamente perché la maggioranza aveva accolto i nostri emendamenti. Inoltre ci attendiamo di vedere altre variazioni al bilancio nel corso dell’anno in virtù delle perplessità espresse dal nostro gruppo in quella sede».
Si tagliano opere pubbliche
«La Giunta rinuncerà a parte del suo programma triennale delle opere pubbliche. Per coprire queste nuove spese, sono stati tolti 90 mila euro da quegli investimenti che la Giunta ha previsto di eseguire nel corso dell’anno, in linea con il programma triennale delle opere pubbliche approvato, che prevede 400 mila euro per l’area Quaglino e 250 mila per Casa Rampella. Sottrarre ora il 14% dei fondi da queste opere significa dover rinunciare, nel corso dell’anno, ad uno dei due interventi, o quantomeno dilatarne i tempi di realizzazione. La cosa singolare è che l’assessore al bilancio, durante il Consiglio del 15 dicembre, aveva respinto i nostri emendamenti proprio perché avrebbero impedito alla maggioranza di portare avanti il programma elettorale. Ora però scopriamo che a dargli un freno è stata proprio la Giunta, che se vorrà dar corso alle opere previste dovrà ricorrere all’ennesima variazione di bilancio».
Mancano gli stanziamenti
«Diverse voci di bilancio - ha proseguito Pedrazzini - nella fase di preparazione da parte della Giunta, sono prive di stanziamento e quindi gli uffici saranno imposibilitati ad eseguire gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria o dar corso agli investimenti in linea con quanto approvato dalla maggioranza, a meno di non far ricorso, nel corso dell’anno, a ulteriori variazioni di bilancio o di cassa. Infatti i fondi per gli interventi previsti dalla variazione di bilancio, come l’adeguamento del campo sportivo, l’acquisto degli armadi per l’archivio comunale o la realizzazione del nuovo ambulatorio medico a Sant’Antonino, potevano essere trovati dalla Giunta sia in sede di predisposizione dello schema di bilancio che durante l’approvazione, in Consiglio, del bilancio di previsione 2018-2020. Sindaco e assessori confermano una volta di più di possedere una scarsa capacità di programmazione, frutto della “navigazione a vista”».
Un’imperizia inaspettata
Quanto al parere del revisore, la minoranza ha fatto notare a sindaco e Giunta che «è un’imperizia che non ci si aspetterebbe da chi si vanta di avere maturato una lunga esperienza in campo amministrativo, ne tantomeno da chi governa questo paese da cinque anni».
La delibera è stata approvata con nove voti favorevoli (“Insieme per la nostra gente”) e quattro contrari (“Un’altra Saluggia è possibile”).
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