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CRESCENTINO. Mossi & Ghisolfi, si fa avanti l’Eni

CRESCENTINO. Mossi & Ghisolfi, si fa avanti l’Eni

mossi ghisolfi

Facendo seguito ai rumors delle ultime settimane, Eni ha presentato nei giorni scorsi un’offerta formale per acquisire una parte delle attività italiane di Mossi & Ghisolfi, il gruppo chimico di Tortona in difficoltà finanziarie che, attraverso la società IBP, gestisce lo stabilimento di strada del Ghiaro a Crescentino. Il concordato preventivo riguarda - oltre a Mossi & Ghisolfi spa - anche M&G Finanziaria spa, Biochemtex spa, Beta Renewables srl, IBP Italian Bio Products srl, IBP Energia srl, M&G Polimeri spa e Acetati Immobiliare spa.

Dopo le indiscrezioni sul suo possibile interessamento, dal Ministero trapela la notizia che Eni avrebbe presentato un’offerta per Biochemtex spa, la controllata del gruppo alessandrino che ha sviluppato e commercializza una piattaforma tecnologica per la produzione di biocarburanti. In questi giorni le parti sono impegnate in un negoziato sul prezzo.

Alla ristrutturazione della parte italiana del gruppo stanno lavorando Mediobanca e lo studio legale internazionale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli partners.

Se la trattativa con Eni dovesse fallire, il gruppo Mossi & Ghisolfi potrebbe finire in amministrazione straordinaria. Le attività italiane di M&G sono gravate da un debito di circa 200 milioni di euro e le cessioni programmate lascerebbero comunque una parte dei debiti in capo alla holding che controlla il gruppo.

Etanolo? Non se ne produce più

Lo stabilimento di Crescentino da oltre cinque mesi non produce più etanolo, ma si limita a bruciare cippato e lignina per produrre energia elettrica; l’unica parte funzionante dell’impianto è quindi il forno. La Provincia di Vercelli ha però gia fatto presente, con comunicazioni formali alla direzione dell’azienda, che - in base all’autorizzazione concessa - a sei mesi dalla cessazione della produzione di etanolo dovrà essere spento anche il forno. A quel punto anche i pochi dipendenti che attualmente si stanno alternando all’impianto, lavorando pochi giorni al mese a rotazione, saranno lasciati a casa.

Cassa integrazione anche per Sicur 2000

Nei giorni scorsi, intanto, è stato firmato ed è subito entrato in vigore il decreto che ammette alla cassa integrazione anche i dipendenti di Sicur 2000 - la cooperativa fornitrice di servizi alla IBP -, così come avvenuto per i lavoratori dipendenti di IBP. I lavoratori riceveranno il trattamento straordinario di integrazione salariale per il periodo compreso tra il 27 novembre 2017 e il 1° novembre 2018.

Intanto, in America...

Prosegue intanto la dismissione degli asset della parte americana del gruppo chimico, sulla quale stanno lavorando gli specialisti di ristrutturazioni Alvarez & Marsal. Il giudice texano Brendan Shannon ha approvato la cessione della Apple Grove, una divisione della M&G Polymers, ai cinesi di Far Eastern Investment per 33,5 milioni di euro. Il prezzo spuntato è superiore alle attese della società, attualmente sotto la protezione dai creditori prevista dal Chapter 11 della legge fallimentare Usa. Un esito simile è auspicato per la vendita dell’impianto di Corpus Christi, in Texas, i cui ritardi nella realizzazione e i maggiori costi sostenuti hanno ulteriormente appesantito i problemi del gruppo, gravato da 1,8 miliardi di debiti.

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