Cerca

TORINO. Patente revocata con ritardo, automobilista vince causa

La patente gli era stata revocata per esaurimento dei punti a quattro mesi e mezzo di distanza dal controllo della polizia stradale: un lasso di tempo "obiettivamente eccessivo". Ed è per questo che un automobilista è riuscito a ottenere da una giudice di pace, a Torino, la cancellazione del provvedimento della Prefettura. L'uomo, un rappresentante di commercio che utilizza spesso la vettura per ragioni di lavoro, era stato fermato in Valle di Susa il 19 giugno 2016. Per effetto di alcune infrazioni, il punteggio era terminato anche se - come spiegò agli agenti - non se ne era reso conto. Solo il 19 ottobre successivo gli venne notificata la revoca. "Non ci siamo dati per vinti - è il commento dell'avvocato Gianluigi Marino, legale del ricorrente - e abbiamo ottenuto ragione. Il problema della tempistica non è di poco conto: il danno, anzi, può essere notevole, perché il soggetto cui è stata ritirata la patente, dal momento in cui l'ordinanza prefettizia diventa definitiva, deve attendere due anni prima di poter rifare l'esame di guida". Nel 2007 la Corte di Cassazione ha stabilito che dal giorno del ritiro 'cautelare' della patente le Prefetture devono pronunciarsi entro "un termine congruo e proporzionato alla complessità degli accertamenti da svolgere". Ed è applicando questo principio che la giudice Giuliana Bologna, così come richiesto dall'avvocato Marino, ha dato ragione all'automobilista. Nei giorni scorsi l'uomo ha ridato l'esame ed è potuto tornare al volante.
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori