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TRINO. Nucleare: Anci, positivo programma nazionale gestione scorie

"Accogliamo con favore i passi in avanti annunciati dal ministro Calenda nel percorso che porterà alla definizione di un programma nazionale per la gestione delle scorie nucleari. Siamo pronti a dare il nostro contributo, ma chiediamo che si acceleri adesso sulla realizzazione del deposito unico nazionale". Lo afferma il sindaco di Trino (Vercelli) e presidente della consulta Anci dei Comuni sedi di servitù nucleari, Alessandro Portinaro, a commento della conclusione della prima fase di consultazione della procedura di valutazione ambientale strategica (Vas) sul rapporto preliminare del programma nazionale per la gestione del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi. La consultazione, ricorda l'Associazione dei Comuni, era stata avviata a marzo 2016 dai ministeri dell'ambiente e dello sviluppo economico. "Con la pubblicazione della proposta di programma in Gazzetta ufficiale, che dovrebbe avvenire domani, si passerà ora alla fase più importante e densa di contenuti", annuncia Portinaro. "La consulta Anci fornirà il proprio contributo di osservazioni, considerata l'esperienza maturata in tutti questi anni di permanenza sui nostri territori delle strutture che ospitano 'temporaneamente' i rifiuti della passata generazione del nucleare". Al contempo, aggiunge, "confidiamo in tempi brevi, come del resto annunciato dal ministro Calenda, per la conclusione della procedura di Vas, che i ministeri ritengono di svolgere in via preliminare rispetto alla pubblicazione entro la fine di quest'anno della Carta delle aree idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti nucleari italiani (Cnapi)". Il presidente della consulta Anci insiste proprio su questo punto: "è importante che il deposito veda la luce in tempi certi, come del resto è stato assicurato dal ministro Calenda. Oltre a rappresentare un'importante occasione di sviluppo per il territorio che sarà candidato a ospitarlo, il nostro Paese potrà finalmente allinearsi agli standard europei, che prevedono la chiusura definitiva dei depositi provvisori".
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