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TORINO. Sanità: Piemonte, nasce l'infermiere di famiglia e comunità

TORINO. Sanità: Piemonte, nasce l'infermiere di famiglia e comunità

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Nasce in Piemonte l'infermiere di famiglia e di comunità. A stabilirlo una delibera della Giunta in cui si prende atto del successo della sperimentazione nelle Asl di Asti, Novara, Vercelli Cusio Ossola e di quello del progetto europeo CoNSENSo (Community nurse supporting elderly in a changing society) partito nell'Asl Cuneo 1 e in quella Torino 1. Nelle Asl in cui è stata effettuata la sperimentazione sono stati sviluppati con gli infermieri di famiglia modelli di home visiting per mamma e bambino, infermiere dedicato alle famiglie (IDF); educazione terapeutica ai malati cronici; ambulatori della salute; gestione integrata per utenti affetti da BPCO (Broncopneumologia cronica ostruttiva).Quella dell'infermiere di famiglia e comunità è una attività non solo "pratica", ma di formazione avanzata, iniziata in Piemonte nel 2005 presso l'Università di Torino e nel 2012 presso l'Università di Novara.Soddisfazione è stata espressa dei Collegi Ipasvi del Piemonte, la cui coordinatrice, Mirella Schirru, presidente del Collegio di Torino, ha inviato una lettera all'assessore alla sanità, Antonino Saitta, che è anche coordinatore della commissione Salute delle Regioni, per chiedere di essere convocati. "Come abbiamo dato tutta la nostra disponibilità nel supportare da protagonisti le sperimentazioni citate - si legge - ci offriamo per fare altrettanto a livello di Regione e siamo pronti come Collegi Ipasvi a collaborare attivamente con l'assessorato perché la delibera trovi piena applicazione e, soprattutto, perché siano confermati ovunque i risultati in essa riportati".
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