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TORINO. Movida: Vanchiglia divisa tra rabbia e paura

TORINO. Movida: Vanchiglia divisa tra rabbia e paura
In piazza Santa Giulia, il cuore del quartiere Vanchiglia teatro ieri notte degli scontri tra centri sociali e polizia impegnata nei controlli contro la cosiddetta mala movida, questa mattina ci sono le bancarelle del mercato. Ma tra residenti ed esercenti della zona non si parla d'altro. Ed è grande la preoccupazione per una tensione che negli ultimi giorni sembra non arrestarsi. In tanti puntano il dito contro quella "ordinanza assurda", che vieta la vendita e il consumo di alcolici in bottiglie di vetro dalle 20. "Davanti alla violenza degli agenti, anche solo simbolica - è la versione di Giulia, del centro sociale Askatasuna - abbiamo organizzato un presidio. Perché le strade e i quartieri sono di chi li abita e noi scenderemo sempre in piazza contro la polizia, che rappresenta politiche sempre più violente e repressive". "Le forze dell'ordine rispondono solo alle vostre provocazioni", ribatte un residente della zona. "Quando ho visto le divise ho pensato che, fortunatamente, non avevano ceduto all'affronto della scorsa settimana", quando un gruppo di carabinieri impegnati nei controlli è stato circondato dai giovani dei centri sociali. "Sono partiti i cori ma i clienti dei locali seduti ai tavoli non li hanno seguiti. Poi, in un attimo, la tensione si è alzata - conclude la residente - e tutto è degenerato".
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